Von der Leyen "nasconde" il report sulla libertà di stampa. Assist a Meloni
L'uscita del rapporto, che vede l'Italia posizionarsi molto in basso, è stata rimandata strategicamente. Per il bis in Ue Ursula ha bisogno dei voti di Meloni
Ue, la mossa di von der Leyen per avere il voto di Meloni e facilitare il suo bis
Questa sera a Bruxelles andrà in scena la riunione informale dei 27 Paesi Ue per stabilire le strategie in vista delle nomine del Commissario Ue, del Presidente del Consiglio e dei ministri. Il clima si preannuncia molto caldo, perché da una parte c'è il fronte Popolari-Socialisti-Liberali ma dall'altra c'è l'estrema destra uscita molto rafforzata dalle urne alle Europee. Von der Leyen punta al suo secondo mandato, ma per essere sicura di avere i numeri (anche in vista di possibili franchi tiratori), continua a strizzare l'occhio soprattutto ai conservatori guidati da Giorgia Meloni. Si legge in questo senso il tentativo di von der Leyen - riporta Politico - di rallentare l'uscita di un rapporto ufficiale dell’Unione Europea che critica l'Italia per l’erosione delle libertà dei media.
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Secondo quattro funzionari, un'indagine della Commissione evidenzia un giro di vite sulla libertà dei media in Italia da quando è salita al potere la Destra guidata da Giorgia Meloni. Il rapporto annuale che valuta come i paesi dell’Ue rispettano lo stato di diritto avrebbe dovuto essere approvato il 3 luglio, ma sarà rinviato fino alla nomina del nuovo presidente della Commissione, hanno svelato i funzionari. Il ritardo - prosegue Politico - è insolito e il rischio per von der Leyen di rimandarne l'uscita è motivato politicamente: la presidente della Commissione uscente sta cercando il sostegno dei leader dell'Ue come Meloni per ottenere i voti necessari per il suo secondo mandato.