Voto Usa, attentato a Trump? Effetto-martire. Vittoria di Donald più probabile

Gli effetti di quanto accaduto in Pennsylvania sulle elezioni presidenziali negli Stati Uniti

di Alessandro Amadori, politologo e sondaggista
Esteri

Trump ha l’opportunità di presentarsi come vittima di un sistema ingiusto e di chiamare a raccolta i suoi sostenitori con una rinnovata forza testimoniale

 

Il 5 novembre 2024 si voterà negli Stati Uniti per l’elezione del nuovo presidente. Il quadro che emerge dai sondaggi è di una probabilità di vittoria a favore di Donald Trump. Nella maggior parte degli stati dell’unione, infatti, Trump è in vantaggio sul presidente uscente Joe Biden. Considerando l’intero Paese, a livello demoscopico in questo momento Donald Trump appare in vantaggio su Joe Biden 45 per cento a 43 per cento, una differenza significativa ma non così marcata da far considerare chiusa la partita. Come sempre, tutto dipenderà alla fine dalla conduzione della campagna elettorale e, naturalmente, dagli eventi che dovessero nel frattempo accadere.

E’ della notte scorsa una notizia importante in questo senso. C’è stata infatti una situazione drammatica durante un comizio elettorale di Donald Trump in Pennsylvania. Un giovane ventenne si è posizionato sul tetto di un edificio e ha sparato, colpendo l’ex presidente all’orecchio. Fortunatamente, Trump è in ospedale e le sue condizioni non sembrano preoccupanti. Tuttavia, due persone sono rimaste uccise, incluso il sospetto, e altre due ferite. L’autore dell’attentato è stato subito neutralizzato dalle forze dell’ordine e si chiamava Thomas Matthew Crooks, 20 anni. L’evento ha ovviamente gettato nel panico i presenti al comizio, ma i sostenitori di Trump lo hanno acclamato mentre veniva portato via al grido di “Usa, Usa”. Le indagini sono in corso per stabilire i dettagli di questo attentato.

Che effetto potrà avere questo evento, sull’andamento della campagna elettorale? A mio parere, l’attentato potrebbe rafforzarla e renderla più efficace. L’episodio consente a Trump di compattare la sua base elettorale in termini di consenso; un numero significativo di elettori potrebbe vedere in lui un leader perseguitato proprio per il suo intendimento di combattere contro un establishment che non vuole il cambiamento. Dunque, Trump ha l’opportunità di presentarsi come vittima di un sistema ingiusto e di chiamare a raccolta i suoi sostenitori con una rinnovata forza testimoniale. Potrebbe così scattare la mobilitazione degli elettori repubblicani, galvanizzati dal fatto di avere, dopo l’attentato, la certezza che il loro candidato è davvero un difensore convinto dei valori tradizionali americani contro le minacce sia interne che esterne. Si tratta in altre parole di quell’effetto-martire che, in politologia, ha avuto numerose occasioni storiche di dimostrare la propria efficacia. Dopo l’attentato della notte scorsa, la vittoria di Donald Trump è sicuramente più probabile.

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