Zelensky ci riprova con il nazismo? Agli alpini il nome tedesco "Wehrmacht"

Gli alpini ucraini ora si chiamano come una unità della Wehrmacht nazista che sterminò gli italiani: dietro l’apparenza bonaria del comico si nasconde altro...

Di Giuseppe Vatinno
Esteri

Guerra Ucraina, Zelensky e l'imbarazzante caso del battaglione Azov. Il commento

Ieri sera è comparso un post sul sito dell’Ambasciata Russa in Italia, subito ripreso ampiamente sui social e non smentito da fonti ucraine. “Il 14 febbraio il presidente ucraino ha firmato un decreto per conferire alla 10ª Brigata d'assalto da montagna delle Forze Armate ucraine il nome Edelweiss, esattamente quello della 1ª Divisione di fanteria da montagna della Wehrmacht durante la Seconda Guerra Mondiale. Il regime di Kiev nasconde sempre meno la sua adesione all'ideologia della Germania nazista”.

Il post è corredato da una foto esplicativa che ritrae il presidente ucraino in tenuta da guerra con sullo sfondo una foto in bianco e nero dell’analoga brigata nazionalsocialista. La Gebirgs-Division Edelweiss, 1° divisione di montagna, poi divenuta Volks-Gebirgs-Division (“Divisione di montagna del popolo”) era una divisione militare equivalente ai nostri Alpini e fu impiegata principalmente nell’Operazione Barbarossa (Unternehmen Barbarossa). Questo era il nome in codice dell’invasione tedesca dell’Unione Sovietica da parte della Germania nazista che ebbe inizio il giorno del solstizio d’estate del 1941.

Il simbolo della divisione era una stella alpina, Edelweiss in tedesco, gialla su fondo verde e fu attiva dal 1938 al 1945. Questa unità tattica dell’esercito tedesco era composta quasi esclusivamente da bavaresi e austriaci, gente di montagna abituata alle vette. Nel maggio del 1941 la divisione fu trasferita in Slovacchia per supportare l’invasione dell’URSS. A giugno raggiunse il Donec e da lì il Caucaso dove conquistò la più alta vetta mai raggiunta dalla Wehrmacht nella Seconda Guerra Mondiale e cioè il Monte Elbrus (5.600 metri), il più alto della Russia e del Caucaso stesso.


 

Dal 6 marzo al 16 marzo del 1945 l’Edelweiss fu impiegata in Ungheria nell’Operazione Frühlingserwachen (“Operazione Risveglio di Primavera”) contro le truppe sovietiche del terzo fronte ucraino, comandato dal maresciallo Fëdor Ivanovič Tolbuchin. L’unità tedesca ebbe successivamente un ruolo determinante nell’eccidio di Cefalonia, dove fu sterminata la divisione di fanteria italiana “Acqui”.

In seguito i soldati della Edelweiss fucilarono gli ufficiali della 151-sima Divisione di fanteria italiana “Perugia”, tra cui il generale Ernesto Chiminello e il capo di Stato Maggiore, maggiore Sergio Bernardelli. Come è noto, non è la prima volta che il richiamo al nazismo si affaccia dalle parti del governo di Kiev. Come non ricordare infatti le azioni e i simboli del battaglione Azov, denunciato dalla stessa ONU e i suoi simboli nazisti come il Wolfsangel, la “trappola per lupi”.

Il simbolo ricorda molto da vicino una svastica stilizzata su campo giallo - azzurro, che sono i colori nazionali ucraini. Tale unità militare fu fondata nel 2014 dal suprematista bianco Andrіj Jevgenovyč Bіlec'kyj esplicitamente come unità da combattimento ad orientamento neonazista ed inizialmente impiegato contro i Russi nel Donbass. Attualmente denominato Distaccamento autonomo operazioni speciali "Azov". Ufficialmente accusato di aver compiuto crimini e torture tra il 2014 e il 2015 dall’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani e da Human Rights Watch.


 

Nel 2018, sempre l’Alto Commissariato ne ha denunciato il carattere “omofobo, razzista e sessista”. Il 19  2022 il presidente ucraino Zelensky conferisce il titolo di “Eroe dell’Ucraina” al tenente colonnello Denys Hennadijovyč Prokopenko, comandante del Reggimento Azov. Questi sono (imbarazzanti) fatti storici e di cronaca documentati e documentabili e forse potrebbero essere utili per capire meglio l’indole che si nasconde dietro l’apparenza bonacciona di un comico che vuole trascinare il mondo verso una Terza Guerra Mondiale Nucleare.

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