Europei, la Uefa minaccia Londra: "Pass Covid o facciamo la finale a Budapest"

Sarebbe necessaria una deroga alla quarantena per chi arriva dall'estero, ma il governo non vuole concederla. La minaccia di Ceferin

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La finale degli Europei è in programma a Wembley il prossimo 11 luglio, ma ora la Uefa minaccia di spostarla in Ungheria, se il governo inglese non concederà una deroga speciale a squadre, staff e tifosi, che dovrebbero saltare la quarantena.

Visti gli sviluppi della pandemia nel Regno Unito, le autorità locali hanno infatti disposto un periodo di quarantena per tutti coloro che provengono dall’estero e in particolari dalle liste di allerta nelle quali sono inseriti i Paesi più colpiti dal Covid.

Dei Paesi che partecipano agli Europei, la Turchia è l’unico in lista “rossa” (ma tanto è già stata eliminata), mentre l’Italia e tutti gli altri Paesi sono nella lista “ambra”, per la quale sono previsti 10 giorni di quarantena dal momento dell’arrivo sul suolo britannico.

Siccome le semifinali si giocano il 6 il e il 7 luglio, è assolutamente impossibile rispettare questa regola.

Da qui l’ultimatum rivolto dalla Uefa all’Inghilterra: o concedete un “pass” speciale per chi partecipa alla finale degli Europei, oppure la spostiamo alla Puskas Arena di Budapest!

Ma il governo inglese può permettersi di prendere una decisione del genere, dopo aver costretto milioni di cittadini a cambiare i programmi per le vacanze all’ultimo minuto?

E’ molto probabile di no, se non si vuole correre il rischio di un brusco crollo del consenso politico. Per questo, l’idea di andare a Budapest sta prendendo sempre più corpo. Oltretutto, è vero che Wembley è più grande della Puskas Arena, ma sarebbe solo a metà capienza, mentre lo stadio ungherese potrebbe essere riempito in tutti i suoi 67.000 posti, esattamente come successo per la prima partita della nazionale magiara nel torneo, contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo, detentore del titolo europeo.


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