Firenze, rivolta in carcere a Sollciano dopo il suicidio di un 20enne
Materassi dati alle fiamme, spazzatura gettata dalle finestre e cori di protesta: "Non siamo animali". La struttura è stata messa in sicurezza
Firenze, rivolta in carcere a Sollciano
Nella mattinata di ieri, giovedì 4 luglio, un ragazzo di 20 anni si è suicidato nel carcere del quartiere Sollicciano di Firenze. Avrebbe finito di scontare la pena nel novembre del 2025, ma ha deciso di togliersi la vita. L'evento ha fatto scattare una protesta da parte degli altri detenuti. Hanno iniziato a dare fuoco a materassi e lenzuola e l'azione è durata per ore, fino a oltre la mezzanotte. I sacchi della spazzatura sono stati svuotati dalle finestre delle celle e i prigionieri hanno iniziato a intonare cori di protesta: "Non siamo animali", "Non c'è acqua da tre giorni, ci sono le cimici nei letti. Il mangiare fa schifo".
La struttura e i suoi agenti si sono attivati subito per mettere in sicurezza il carcere. Sono intervenute le unità di crisi e l'area circostante è stata delimitata da carabinieri, polizia, digos e guardia di finanza. Dentro il perimetro intanto i vigili del fuoco si sono occupati per ore di spegnere i vari incendi appiccati. In serata, anche un elicottero delle fiamme gialle ha controllato dall'alto Sollicciano mentre la polizia penitenziaria cercava di riportare la calma. A rendere il tutto ancor più complesso il fatto che alcuni detenuti si sarebbero allontanati dalle loro celle. Nella giornata di oggi, venerdì 5 luglio, la situazione sembra essere tornata alla normalità.