Come l'anguria è diventata il simbolo pro Palestina sui social

L'associazione tra il frutto estivo e il Paese mediorientale risale a molto prima di Internet

di Redazione Food
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Sui social spopolano foto ed emoji di angurie. Il frutto è associato alla Palestina perché ricorda i colori della sua bandiera (verde, bianco, nero e rosso)

Può sembrare strano ma oggi comprare un'anguria può essere visto come un gesto politico. Negli ultimi giorni su social network come TikTok e X (ex Twitter) stanno infatti spopolando i riferimenti al frutto estivo sotto forma di hashtag ed emoji quando si parla della guerra in Medio Oriente e in particolare nei post a favore della Palestina.

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Il motivo di questa nuova moda è molto semplice: i colori dell'anguria (rosso, nero, bianco e verde) ricordano quello della bandiera della Palestina e le emoji vengono utilizzate per aggirare la censura sui social. Si vocifera infatti che Meta, proprieraria di Facebook, Instagram e WhatsApp, stia penalizzando i post che contengono parole come Hamas, Palestina, Gaza e #freepalestine.

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Come riportato da The National, l'associazione tra anguria e Palestina risale addirittura al 1967 durante la Guerra dei Sei Giorni. Im quel periodo ai palestinesi fu infatti vietato di radunarsi ed esporre simboli politici senza il consenso delle autorità di Isreale.

Non è la prima volta che il cibo diventa un simbolo di protesta sui social. Durante le proteste di Hong Kong del 2019 la Milk Tea Alliance utilizzava l'emoji di tazze, bicchieri, latte e tè accompagnandole all'hashtag #milkteaalliance. Il milk tea è una bevanda simbolo di Hong Kong ed è nata sotto il controllo dell'impero britannico ed è diventata il simbolo di democrazia per gli attivisti contro i troll nazionalisti dalla Cina.