La moda alcol zero è un flop. Gli enologi stroncano i vini analcolici
"Tanto zucchero ma poco sapore", l'accusa al vino analcolico di Gambero Rosso
Gli esperti di Gambero Rosso sono usciti delusi dalla sezione Zero Tasting del Prowein dedicata proprio ai prodotti analcolici
Negli ultimi anni è cresciuto l'interesse, soprattutto tra i giovani, nei confronti del mondo analcolico. I produttori si sono quindi adeguati alla moda zero alcol aumentano la loro proposta ma i risultati, secondo quanto riporta Gambero Rosso, non sono poi così entusiasmanti a livello di gusto. La rivista enogastronomica si è recata al Prowein, una delle più importanti fiere sul vino che si tiene a Dusseldorf, e sono rimasti piuttosto delusi dalla sezione Zero Tasting dedicata proprio ai prodotti analcolici.
"Siamo davanti a un nuovo protestantesimo che ha nella battaglia all'alcol la sua missione e nei giovani i suoi discepoli", spiega scherzando, ma non troppo, Gernot Kollmann, uno dei più noti produttori tedeschi d vino.
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Gambero Rosso sottilinea come i prodotti senza alcol sono ricchissimi di zucchero con una media di 40-70 grammi per litro. I sentori artificiali la fanno poi da padrone, dalla gomma alla resina. Rispetto al vino analcolico gli esperti di Gambero Rosso preferiscono altri prodotti zero alcol come Kombucha, Proxies e kefir fermentati.
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“Ho degustato tutto il tempo pensando alla vigna che fa i miracoli per accumulare gli zuccheri, al lavoro dell'enologo per trasformare tutto lo zucchero in alcol e onorare il patrimonio culturale dell'umanità che è l'arte di fare il vino... e poi con una macchinetta togli l'alcol. Ma se non puoi bere alcol, non berlo!!! - avrebbe affermato un noto enologo italiano uscendo dalla sezione Zero Tasting - Dobbiamo fare di tutto affinché la parola vino sia protetta dalla comparazione con lo schifo concettuale e sensoriale che rappresenta sta schifezza di prodotto che non voglio chiamare vino!!!”.