La Thailandia si sogna anche a tavola: alla scoperta del famoso Pad Kaphrao
Le autorità thailandesi hanno organizzato una grande competizione per promuovere la ricetta del Pad Kaphrao, meno famoso del Pad Thai ma più autentico e gustoso
La Thailandia in tavola: alla riscoperta del famoso Pad Kaphrao
C’è un piatto che è impresso nella cultura gastronomica della Thailandia ma all’estero non riesce a riscuotere lo stesso successo. Stiamo parlando del Pad Kaphrao, una specialità a base di basilico santo (tulsi) fritto, carne macinata e verdure che rappresenta una vera e propria istituzione nazionale al punto che le autorità locali hanno deciso di organizzare la prima competizione per premiare la ricetta migliore e trovare il modo di promuovere il Pad Kaphrao. E c’è anche chi scommette che potrebbe diventare uno dei trend gastronomici dei prossimi anni, come il quotidiano britannico The Guardian che ha dedicato un lungo articolo a questa specialità.
Secondo gli chef il Pad Thai è più famoso a livello internazionale per via del suo nome ma anche perché non è piccante, e forse più facile da mangiare. Inoltre, alla base del grande successo del Pad Thai ci sono gli sforzi del federmaresciallo Plaek Phibulsongkram, noto anche come Phibun, un ammiratore di Mussolini che divenne primo ministro tailandese nel 1938. Phibun ideò una serie di provvedimenti per rafforzare l'identità nazionale – tra cui quello che cambiò il nome della nazione da Siam a Thailandia – che riguardavano usi, costumi, lingua e cibo.
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Per costruire questa identità venne creato il Pad Thai, che fu esportato come principale piatto thailandese anche se aveva radici meno profonde nella cultura locale. Tuttavia, per capire come il vero piatto nazionale sia il Pad Kaphrao basta recuperare un aneddoto risalente a una delle vicende più notevoli avvenuti nella storia recente della Thailandia, ovvero quella della squadra di calcio giovanile rimasta intrappolata in una grotta allagata a Chiang Rai nel giugno del 2018. Quando dopo 17 interminabili giorni i dodici ragazzi e il loro allenatore sono finalmente riusciti a uscire al termine di un’operazione di salvataggio internazionale – che ha visto la morte di due sommozzatori – la prima cosa che hanno chiesto è stata un piatto di Pad Kaphrao.
Gli chef che hanno preso parte al concorso hanno contribuito a stabilire quali sono gli ingredienti fondamentali della preparazione, come spiega ai media Chakkrit Chuma, vincitore della competizione: “È un piatto semplice: basilico santo, peperoncino, aglio e carne, con l’aggiunta di qualunque verdura abbiate in frigorifero. Ma scambiare gli ingredienti chiave, come per esempio utilizzare il tipo sbagliato di basilico, non darebbe lo stesso gusto”. Il padre di Chakkrit, anche lui chef, ha aggiunto che “il Pad Kaphrao deve essere prima salato, poi dolce e poi caldo e speziato in bocca. A volte le persone lo rendono semplicemente troppo piccante e non assapori nient'altro”. Grazie a manifestazioni come questa l'ente del turismo thailandese spera di attirare visitatori che assaggino il piatto per poi aumentare la sua fama in tutto il mondo.