L'intelligenza artificiale fa la mozzarella: nasce il fiordilatte di cammella

Arrivano sul mercato la prima mozzarella antiossidante (alla curcuma) e la prima mozzarella di Cammella al mondo

di Redazione Food
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L'Ia fa la mozzarella: un'innovazione di Petrone Group

Innovative Enrichment Milk (IEM), il dispositivo rivoluzionario ideato nel 2017 da Vincenzo Petrone, segna un passo avanti nell'industria casearia realizzando la prima mozzarella con l'aiuto dell'IA. Petrone Group, detentore del brevetto con sede a Fisciano (SA) e progetti di espansione a Ravello, punta a migliorare i processi di omogeneizzazione e pastorizzazione di latte e derivati, garantendo efficienza e sostenibilità.

Il dispositivo IEM, il cui obiettivo è rivoluzionare il settore caseario, permette la simultanea omogeneizzazione e pastorizzazione dei prodotti lattiero-caseari, rispettando le norme igienico-sanitarie. Secondo Vincenzo Petrone, la simultaneità delle operazioni contribuisce a innovare l'arricchimento del latte con nutrienti, antiossidanti e antibiotici naturali, aprendo le porte a nuove tipologie di latte come antinfluenzale e antiossidante.

Dotato di intelligenza artificiale, il dispositivo adatta i parametri di lavorazione in base al tipo di prodotto (ad esempio la mozzarella) e alle diverse temperature di pastorizzazione. Questo approccio permette di modellare il latte per ottenere il risultato ottimale, estendendo l'innovazione a tutte le categorie di latte provenienti da qualsiasi animale.

Petrone Group, oltre a promuovere il benessere animale, implementa una politica di emissioni zero e sostenibilità ambientale. Gli involucri sono carbon free, le strutture logistiche lavorano in biologico e sono ecosostenibili, mentre l'azienda si basa su energie rinnovabili. La missione di sostenibilità si estende al progetto di sviluppare cantine di stagionatura subacquee per formaggi a lunga stagionatura. Il dispositivo IEM riduce significativamente il consumo di risorse, offrendo un controllo costante su tutto il lotto di produzione. Petrone Group, depositando il progetto di marketing innovativo nel 2019, mira a raggiungere 1 miliardo di fatturato dal terzo anno, focalizzandosi sulla vendita di formaggi arricchiti stagionati come Grana e Caciocavallo.

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Il dispositivo è disponibile per aziende in concessione d'uso, escludendo mozzarella, grana e caciocavallo, riservate a Petrone Group.  L’azienda, infatti ha un’offerta molto variegata: parte da una linea basic di mozzarelle vitaminiche e antiossidanti che vanno dai 16€ ai 20€ al chilo (in base all’elemento con il quale sono arricchite) fino ad arrivare a prodotti Limited edition. Tra questi c’è il grana stagionato 180 mesi che toccherà quote di 15.000€ al chilo. Un formaggio con proprietà di arricchimento di rara eccellenza con base di latte di cammella arricchito con proteina GFP di medusa, speziatura al tartufo bianco e stagionato in cantina subacquea:

Petrone Group investe anche nella ricerca sulla proteina GFP, estratta da meduse, esplorandone gli effetti all'interno del latte. Questo studio potrebbe fornire supporto nella lotta contro le cellule tumorali. "La GFP è utilizzata a scopo medico, grazie alla sua reazione bioluminsecente sotto raggi UV (ultravioletti). Stiamo studiando i suoi effetti all’interno del latte: verificandone l’interazione con antiossidanti in modo omogeneo, che potrebbe garantire un importantissimo supporto per sconfiggere le cellule tumorali. Parallelamente, le aziende interessate alla produzione di formaggi o latte imbustato potranno avvalersi anche di un’amplificazione del loro ventaglio prodotti con referenze di prodotti per il benessere personale”.

L'azienda si impegna a valorizzare il territorio: "I nostri prodotti non sono replicabili e per questo sono unici al mondo, derivanti dallo sviluppo di nuovi allevamenti in un’area protetta come il Parco Nazionale dei Monti Lattari, ed essendo Ravello stessa patrimonio dell’Unesco, mi è sembrato più che giusto invitarli al tavolo insieme alla giunta di Ravello e dei comuni limitrofi per trovare insieme a noi una forma giusta per tutelare i prodotti a livello mondiale, come già si fa ad esempio per la pizza napoletana." Inoltre Vincenzo Petrone sta anche esplorando opzioni di finanziamento, considerando il Venture Capital e/o una Joint Venture con il Gruppo Percassi di Bergamo per portare a termine questo ambizioso progetto.

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