Olio extravergine fa bene alla memoria. Aiuta a combattere l'Alzheimer

Il segreto è nell'oleuropeina aglicone, che blocca la formazione degli accumuli di amiloide associati alla malattia

di Redazione Food
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Uno studio americano afferma che l'olio extravergine d'oliva consumato ogni giorno permette di proteggersi dall'Alzhaimer e fermare la progressione della demenza

L'olio extravergine d'oliva viene ormai unanimamente riconosciuto come un "super food" per la sua capacità di aiutarci a vivere più a lungo, se consumato nell'ambito di una dieta sana ed equilibrata come quella mediterranea. L'olio extravergine però potrebbe rivelarsi anche uno strumento importante per prevenire e rallentare la progressione dell'Alzheimer.

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A dirlo, come riporta Gambero Rosso, è uno studio realizzato dalla dottoressa Anne-Julie Tessier, ricercatrice alla Harvard T.H. Chan School of Public Health. Dalla ricerca è emerso che coloro che consumano più di mezzo cucchiaio di olio d'oliva al giorno ha un rischio inferiore del 28% di morire di demenza rispetto a coloro che non lo utilizzano abitualmente in cucina. Inoltre, sostituire la stessa quantità di olio con margarina e maionese è associato a un rischio inferiore all'8-14%.

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Tutto questo è possibole grazie all'oleuropeina aglicone, un polifenolo molto presente nell'olio extravergine d'oliva di alta qualità, che riduce la formazione dei depositi di amiloide che contraddistinguono l'Alzheimer.

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Un secondo studio realizzato dall'Università di Auburn, l'Università di Temple e l'Università di Yale che verrà condotto dalla dott.ssa Amal Kaddoumi e dai dottori Tassos C. Kyriakides e Praticò indagherà il cambiamento di metaboliti antiossidanti e antifiammatori in coloro che assumono il condimento quotidianamente nell'arco di 6 mesi per indagare se possa essere utile nella regressione della demenza.