Pasqua 2024, colomba ananas e albicocca o pistacchio siciliano

Pasqua 2024, tempo di uova di cioccolato e colombe: vediamo un paio di novità interessanti

di Redazione Food
Tags:
colombapasqua 2024
Food

Pasqua 2024, colomba ananas e albicocca o pistacchio siciliano

La Pasqua 2024 è in arrivo e l’azienda Pistì è pronta a svelare i lievitati ad hoc da consumare a tavola. In particolare, quest’anno sono tre le colombe di punta del marchio di Bronte che si caratterizza per l’utilizzo di materie prime provenienti dal territorio siciliano.

Il primo dei tre dolci protagonisti dell’offerta Pistì è la colomba artigianale in cui pistacchi croccanti si fondono con l’ananas e i teneri canditi d’albicocca.
Un dolce sapientemente preparato e lasciato riposare per 36 ore in grado di sprigionare ad ogni morso la dolcezza di ogni aroma contenuto all’interno.
Una colomba che una volta tagliata rivela un sapore antico e magico, in grado di deliziare ogni palato per un lieto fine pasto.
(p. 17,50 euro per 750g)


 

La seconda proposta del marchio siciliano è rappresentata dalla colomba artigianale con fragola candita ricoperta di cioccolato extra fondente 70% e pistacchi interi. La croccantezza del goloso involucro dall’intenso aroma di cacao e dei frutti di Bronte contrasta il tenero impasto del lievitato, per un’esperienza sensoriale da gustare morso dopo morso.
Una golosità tutta da provare o da regalare ad amici e parenti per allietare le loro vacanze.
(p. 17,50 euro per 750g)

La terza colomba Pistì è la versione farcita con crema al pistacchio e ricoperta di cioccolato bianco e granella di pistacchio. Un’esplosione di sapori tra il morbido cuore del dolce, l’avvolgente consistenza della crema e la pura croccantezza del cioccolato bianco e della granella.
Un prodotto unico e incartato a mano, un’esperienza da scartare e gustare seduti in compagnia, per concludere il pasto tra le liete note degli aromi di Sicilia.
(p. 24,00 euro per 750g).

Pistì

Pistì nasce a Bronte ai piedi dell’Etna da un’idea di Nino Marino, allora manager creativo proveniente dal settore alimentare, e Vincenzo Longhitano, dirigente cresciuto in una storica famiglia di produttori di Pistacchio.

L’intuizione dei due, allora giovanissimi, fu quella di ideare un laboratorio artigianale per la produzione di dolci tipici siciliani, che in poco tempo, grazie ai successi collezionati, si è ampliato diventando un vero e proprio punto di riferimento per il territorio.
Attualmente lo Stabilimento produttivo ipertecnologico occupa uno spazio di 4000 mq nell’area artigianale di Bronte.

Oggi Pistì impiega stabilmente circa 200 dipendenti specializzati, dando soprattutto grande valore alla manodopera femminile in azienda, che costituisce circa il 90% del totale.

La produzione di Pistì si realizza con materie prime d’eccellenza che rappresentano l’autentica tradizione siciliana: pistacchio, mandorla, nocciole del Nebrodi, che vengono trasformati preservando al più possibile l’integrità dell’ingrediente anche nell’ottica della sostenibilità e della tutela dell’ambiente.

I dolci sono realizzati a mano, senza l’impiego di bracci o macchine, così come tutti i processi fino al confezionamento, curatissimo nella scelta dei packaging e del decor.

Il fatturato globale di Pistì è oggi di quasi 80 milioni di euro e i prodotti vengono venduti unicamente al dettaglio specializzato come boutique, gastronomie e piccoli punti vendita o sono direttamente acquistabili dallo shop online del sito shop.pisti.it

Pistì è presente in 52 Paesi in tutto il mondo, tra cui Nuova Zelanda, Australia e Giappone.