Pesticidi e cibo: ecco i dieci alimenti più contaminati
L'assunzione prolungata di piccole dosi di pesticidi può causare effetti locali sulla salute: cosa fare per prevenirne l'assunzione
Pesticidi nei nostri alimenti: un'analisi dei rischi e delle protezioni
La produzione alimentare si scontra con la necessità di proteggere le colture dagli attacchi di parassiti e malattie. Tuttavia, il prezzo che potremmo pagare per questa protezione è nascosto nei pesticidi utilizzati, come la cipermetrina, deltametrina, penconazolo o piriprossifen, sostanze potenzialmente tossiche e nocive. Circa 500 sostanze tossiche, cancerogene o mutagene sono presenti in erbicidi, insetticidi, acaricidi, battericidi e fungicidi. Questi non rimangono solo nei campi, ma arrivano sulle nostre tavole attraverso la frutta, la verdura e la carne di animali che si nutrono di mangimi contenenti residui di pesticidi.
I pericoli associati a una prolungata esposizione a queste sostanze sono molteplici. Dagli effetti locali, come irritazioni cutanee e delle mucose, agli effetti sistemici, come disturbi del sistema endocrino o nervoso. I più vulnerabili a questi rischi sono i neonati, i bambini piccoli e le donne in gravidanza, poiché il loro peso corporeo inferiore e gli organi in sviluppo li rendono particolarmente sensibili.
Per affrontare questi rischi, sono stati stabiliti i Limiti Massimi di Residui (LMR), che rappresentano la quantità massima di residui di pesticidi legalmente consentiti negli alimenti. Nell'Unione Europea, ad esempio, la Commissione fissa gli LMR basandosi sulla valutazione del rischio dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). Questi limiti sono fondamentali per garantire la sicurezza alimentare e la protezione della salute pubblica. La valutazione del rischio coinvolge test di laboratorio sulle proprietà tossicologiche della sostanza, considerando la frequenza e la quantità di consumo dell'alimento. Solo se i valori di sicurezza sono rispettati, la sostanza è autorizzata per l'uso come agente fitosanitario.
I 10 alimenti più colpiti
Secondo uno studio basato sui dati ufficiali dell'Agenzia spagnola per il consumo, la sicurezza alimentare e la nutrizione (AECOSAN), i seguenti alimenti sono tra i più colpiti dai pesticidi: Pere e fragole (49), Mele (32), Pomodori (20), Uva da tavola (20), Arance (18), Cetrioli (17), Pesche (16), Spinaci (16), Carote (15)
Mentre non possiamo evitare completamente l'assunzione di residui di pesticidi, possiamo adottare alcune precauzioni. Optare per alimenti biologici e locali può ridurre l'esposizione, così come lavare accuratamente la frutta e la verdura. Sbucciare o rimuovere gli strati più esterni può anche contribuire a ridurre la presenza di residui.