Salt Bae chiude i battenti a New York: la carne ricoperta d'oro non tira più
L'imprenditore turco, noto per il suo stile eccentrico nel cospargere di sale la carne cruda, ha abbassato la saracinesca del suo ristorante nella grande Mela
Salt Bae chiude il suo ristorante a New York: crolla il mito della steak house
L’impero di Nurset Gökçe, meglio conosciuto come Salt Bae, comincia a scricchiolare. Il famoso chef e macellaio turco, diventato popolare - prima sui social e poi in tutto il mondo - grazie al suo stile sgargiante di cospargere di sale la carne cruda indossando occhiali da sole e camicia bianca, ha abbassato le serrande di una location importantissima in una delle città più strategiche, il ristorante di New York.
Il ristorante di carne e hamburger a New York, nel cuore di Manhattan, aperto solo tre anni fa, ha chiuso all'inizio del mese di giugno e ora sfoggia un cartello che afferma che si sta "trasferendo in una nuova sede" sulla porta del 220 Park Ave. South. Solo che la "nuova sede" è il 412 W. 15th St., che è l'indirizzo di Nusr-Et Steakhouse, l'altra - e al momento l'unica - filiale newyorkese della catena internazionale di ristoranti di Salt Bae. Dunque, nessun trasferimento e tantomeno una riapertura altrove, almeno per il momento.
Leggi anche: ChatGPT investe nella carne coltivata: basta una cellula per creare il bacon
Non a caso, nella Grande Mela, l’hamburgeria di Salt Bae non era stata accolta con grande calore. Il "peggior ristorante" della città: così era stato definito da alcuni critici, che dicevano che il locale avesse "tutto il fascino di un hangar per aerei". Ma tra le ipotesi che si avanzano sulle cause della chiusura ci sono anche gli scandali che hanno travolto l'imprenditore turco. Alcuni dipendenti dell'hamburgeria hanno denunciato la società che gestisce i ristoranti per discriminazioni di genere, mentre altri lavoratori hanno intrapreso azioni legali per mancati pagamenti.
Cionostante, l'impero di Salt Bae è comunque ancora in piedi con i suoi 30 ristoranti sparsi in giro per il mondo tra Turchia, Qatar, Arabia Saudita e Grecia.