Barbara Bouchet riceve il premio alla Carriera a Milano

Crediti Photo Nick Zonna
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Barbara Bouchet riceve il premio alla Carriera dall'Associazione Milanese Amici della Lirica
consegna la targa Attilio Fontana Presidente della Regione Lombardia con Daniela Javarone Presidente di A.M.A.L. durante la serata è stato presentato il libro di Maria Grazia Lamera dal titolo Amati tra ombre e luci edizioni LEROY di cui la Bouchet ha letto alcune frasi per ospiti presenti alla cena presso il ristorante Ai Parioli.


Barbara Gutscher è nata nel 1943 prima di quattro fratelli, a Reichenberg, nome tedesco di Liberec, che dal 1993 è situata in Repubblica Ceca, ma all'epoca era ancora popolata in maggioranza da tedeschi essendo città del Sudetenland: una regione della Cecoslovacchia annessa al Terzo Reich dopo gli accordi di Monaco del 1938. Alla fine della guerra, in seguito alla conferenza di Potsdam, la popolazione di etnia tedesca in territorio cecoslovacco fu espulsa. La famiglia fu sfollata in un campo profughi della Germania alleata e, da lì, ottenne un visto per gli Stati Uniti grazie al Displaced Persons Act del 1948.[2] Nel 1956 i Gutscher si stabilirono in California a Five Points e, successivamente, a San Francisco, dove Barbara crebbe. Il padre, Fritz, era fotografo, mentre la madre, Ingrid, era attrice.


Lì entrò nel corpo di ballerini adolescenti "The KPIX Dance Party", con il quale prese parte regolarmente a show televisivi tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta[3]. Partecipò allo show dal 1959 al 1962, quando decise di intraprendere la carriera cinematografica e trasferirsi a Hollywood modificando il proprio nome tedesco nel meglio pronunciabile, e francesizzante, Barbara Bouchet. Nel decennio a seguire lavorò per il cinema e la televisione statunitense e, nel 1967, comparve anche in un episodio della seconda stagione della serie originale di Star Trek, Con qualsiasi nome, nella parte dell'aliena Kelinda.


Nei primi anni settanta tornò in Europa divenendo, grazie alla sua avvenenza, una delle attrici più apprezzate della prima generazione della commedia sexy all'italiana. Apparve sovente sulle copertine delle appena nate riviste soft-erotiche come Playmen Italia cui presto fecero seguito anche le apparizioni televisive. I primissimi anni settanta la videro impegnata in numerosi poliziotteschi e thriller quali ad esempio Milano calibro 9, di Fernando Di Leo, e Non si sevizia un paperino, di Lucio Fulci.


Con il declino del filone cinematografico si ripropose come personaggio televisivo. Nel 1985 si dedicò al fitness, lanciando una serie di libri e videocassette di aerobica di notevole successo e aprendo una palestra a Roma[senza fonte]. Dal 2008 al 2010 ha interpretato la madre di Stella (Christiane Filangieri) nella fiction televisiva Ho sposato uno sbirro. Successivamente è stata impegnata (2015) a Düsseldorf nelle riprese del film tedesco Das Wetter in geschlossenen Räumen di Isabelle Stever.


Nel 2020 ha preso parte a Ballando con le stelle, in coppia con il ballerino professionista Stefano Oradei, venendo eliminata provvisoriamente nella seconda puntata e definitivamente in semifinale. Nello stesso periodo è la prima ospite della sesta edizione di Vite da copertina condotto da Rosanna Cancellieri.


Servizio realizzato da Nick Zonna