Henri Cartier-Bresson, Cina 1948-49 | 1958 al Mudec Photo di Milano

Acura di Michel Frizot, Ying-Lung Su in collaborazione con Fondation Henri Cartier-Bresson

Crediti Photo Nick Zonna
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«Occhio del secolo»: così viene definito Henri Cartier-Bresson (1908-2004), uno dei più  importanti protagonisti culturali del ‘900, considerato il pioniere del fotogiornalismo. Dal 18 febbraio arriva in Italia per la prima volta una sua mostra personale legata a due  reportage cinesi per i quali egli è ricordato come maestro assoluto del cosiddetto «Istante  decisivo» in fotografia.  

La mostra “Henri Cartier-Bresson. Cina 1948-49 | 1958”, al Mudec Photo dal 18 febbraio al  3 luglio 2022, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di  Milano-Cultura e curata da Michel Frizot e Ying-Lung Su è stata realizzata grazie alla  collaborazione della Fondazione Henri Cartier-Bresson e riunisce un eccezionale corpus di  fotografie e documenti di archivio del fotoreporter francese: oltre 100 stampe originali  insieme a pubblicazioni di riviste d’epoca, documenti e lettere provenienti dalla collezione della  Fondazione HCB.  

Un excursus senza precedenti che racconta due momenti-chiave nella storia della Cina: la  caduta del Kuomintang (1948-1949) e il "Grande balzo in avanti" di Mao Zedong (1958).  Un momento importante nella storia del fotogiornalismo mondiale, vissuto attraverso il  personale approccio del maestro Cartier-Bresson, il quale per primo evidenzia – attraverso  l’occhio del suo obiettivo – temi importanti del cambiamento nella storia contemporanea cinese, riuscendo a presentare al mondo occidentale anche aspetti tenuti nascosti dalla propaganda di regime come lo sfruttamento delle risorse umane e l’onnipresenza delle milizie.

Attraverso i suoi scatti l’artista è riuscito a raccontare, per decenni, con incredibile eleganza e puntualità, la storia del mondo dalla Francia alla Cina, dall’India agli Stati Uniti.
Uno stile unico in grado di cogliere l’immediatezza e la veridicità dell’«Istante decisivo». In questa prospettiva l’uso del bianco e nero nelle sue fotografie gli permette di evidenziare la forma e la sostanza della realtà. Ogni suo scatto è così in grado di cogliere la contemporaneità delle cose e della vita.

Alla presentazione hanno partecipato M.Francois Hébel direttore Fondazione Henri Cartier Bresson,Federico Silvestri AD 24 ORE Cultura Gruppo 24 ORE,Guido Borsani presidente Fondazione Deloitte.Simona Serini responsabile Mudec 24 ORE Gruppo 24 ORE,Tommaso Sacchi assessore Cultura Comune Milano.

Servizio realizzato da Nick Zonna