Marysthell Polanco, la regina del Dembow, si racconta ad Affaritaliani.it
Chi è Marysthell Polanco?
Innanzitutto, sono la mamma di 3 bellissimi figli. Una donna impegnativa, ma romantica. Un’artista/cantante molto fantasiosa. Non amo la noia. Tanto meno , la negatività. Mi piace lasciare il segno ovunque vado.
Sono un’attrice del passato, reincarnata dentro di me. Ecco, sono Marilyn Monroe, versione abbronzatissima. Sono piuttosto moderna, ma di certo, con un'anima molto classica. Anzi, classicissima. Come è nata la passione per la musica ?
La passione per la musica mi è stata trasmessa dalla mia nonna sin da piccolina. Lei cantava per gli incontri religiosi dominicani, essendo una donna dei vecchi tempi. Era molto cercata come voce principale per tanti festeggiamenti. Quando io ero bambina ,mentre ascoltavamo la radio Guarachita, lei me le cantava sempre, ed io seguivo il suo ritmo.
Parlaci della collaborazione con Coolio nel Videoclip Change.
È stata una cosa strana , ma molto bella. Loro avevano già la protagonista Claudia Galanti, poi c'era un’altra modella , Mirela. Però , non so come mai, quando mi ha vista, ha esaltato, abbracciandomi, dicendo che sono io la modella che vuole come protagonista. È stato molto emozionante, a dire la verità, particolarmente per la presenza di Ennio Morricone, che dirigeva l’orchestra. Poi Coolio è un grandissimo artista, uno dei pochi rimasti degli anni ’90 internazionali, per me e’ un grande onore , anche perché siamo rimasti in buoni rapporti.
Cosa ci può dire del movimento Dembow in Europa ?
Il Dembow è un ritmo Dominicano , che adesso sta esplodendo anche in tutto il mondo, per esempio, la canzone LA MAMMA DELLA MAMMA di EL ALFA EL JEFE.
Io ,qua in Europa, mi sono proclamata LA REGINA DEL DEMBOW , ancora non è arrivato in Italia come dovrebbe, ma sono sicura esploderà. C'è un grosso movimento in Italia, anche in Europa in generale. Io sono l'unica donna , tra tanti ragazzi che fanno questi ritmi , da cui anche la mia proclamazione. Il movimento è molto attivo e sono felicissima farne parte, particolarmente , per la sua provenienza dominicana.
Cosa è esattamente il DEMBOW ?
È un genere musicale, come dicevo, dominicano, deriva un po’ dal reggaeton , dal reggae. Il ritmo viene , comunque, dal ritmo Jamaicano, Dancehall, mescolato con un po’ di underground.
Cosa intendi per i ‘COLORI DELLA STRADA’ ?
Si deve capire che questo genere viene dal “MONDO BASSO”, praticamente la favela Dominicana,sono i colori del “Barrio” , del mondo povero. Secondo me, più vieni dalla “favelas” , più sei felice. Non so come mai, meno cose hai, più sorridi. Lo dico io, che vengo dalla povertà, vengo da una famiglia molto, ma molto umile, e sono riuscita ad arrivare a vivere la ricchezza più grande. E ti posso dire che avere i colori del sorriso, i colori di questa musica è imbattibile.
Ti faccio l'esempio del mio produttore, un ragazzo molto semplice, che magari si trova in un ‘Barrio’ , io lo chiamo a qualsiasi ora , quando magari mi viene qualche idea, lui è già pronto con la musica. Questi sono i veri colori. Ti puoi creare anche in uno studio meno bello, anche con le casse rotte. Ci sono tanti artisti famosissimi dominicani El Alfa, Chimbala, El Mayor Clasico, Rochy RD. Tutti vengono dal Bajo Mundo, dove va Ozuna, Nicky Jam , Bad Bunny e fanno la collaborazione, perché quello che non hanno loro, lo cercano in noi, le origini , i colori della nostra allegria che trasmettiamo tramite la nostra musica, le nostre canzoni.
Ci racconti com'è nato l'ultimo single ARMA LARGA?
È sempre un DEMBOW, e parla di persone meno umili, che pensano di essere superiori. A persone che magari hai aiutato nel percorso della tua vita, e ti hanno tradito. Mi sono ispirata un po’ al Al Capone , Gli Intoccabili, C'era Una Volta in America, e comunque essendo in Italia, che miglior video avrei potuto fare , se non con queste somiglianze degli attori. Io sono molto creativa, penso sia la mia dote principale. Faccio interprete, sceneggiatrice, regista, e curo il montaggio, di tutto mi occupo io insieme a Maurizio Ghiotti. Sono la creatrice di tutto il lavoro che faccio.
Il video di questo brano sembra più un film che un video musicale, perché in questi tempi è facile fare un video con ballerini, twerk ecc. Io devo andare oltre, se no, non sto bene. Devo creare una storia, devo esprimere quello che ho dentro, perché tutto quello che faccio, faccio com amore , con passione, e devo essere felice. Potrete vedere cose è uscito, un film italiano anni 20 in Brooklyn, New York, San Francisco, un bordello di quei anni con donne di classe e molto allegre.
Servizio realizzato da Nick Zonna, intervista di Maria Zota