Sanità Lazio: sospetta emiparesi facciale il 6 agosto. In lista d'attesa, andrà dal neurologo il 28 agosto

Il caso. Vive al confine di Roma Comune ma per una visita urgente deve scegliere: 70 chilometri il 20 agosto a Subiaco, oppure il 28 agosto

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Sanità Lazio, nel silenzio d'agosto si consuma l'ennesimo episodio legato alle infinite liste d'attesa: per una sospetta emiparesi facciale, il medico di base chiede il 6 agosto una visita urgente da un neurologo ma il Cup la fissa al prossimo 28 agosto.

Su Roma, città Capitale d'Italia, spesso mèta di turismo sanitario, non c'è spazio per una visita specialistica urgente a meno che, come consiglia l'operatrice del Cup, “si rivolga pure a un privato, io non so che dirle, non c'è posto nell'agenza che vedo io”.

Vive a pochi chilometri da una serie di ospedali romani ma viene indirizzato a Subiaco

In realtà il malato, un romano di circa 60 anni che vive a 1 km dalla linea di confine tra Roma e la Provincia, una soluzione suggerita dal Cup l'avrebbe: andare a Subiaco Asl Rm5 il 20 agosto. Per guadagnare 8 giorni, non c'è niente di meglio che andare a Subiaco, circa 70 chilometri passando per l'autostrada A24, dove pare che la sanità faccia miracoli. Eppure al Cup fa presente che abita a 15 chilometri dall'ospedale romano Sant'Andrea, a 17 km dal Policlinico Tor Vergata e a 16 km dall'ospedale Sandro Pertini. Distanze raggiungibili persino con i mezzi pubblici di Roma. Nulla da fare, la Sanità pubblica romana o è esplosa anche di fronte a un'emergenza non gravissima, oppure i sanitari sono in ferie ma solo quelli pubblici, perché i privati rispondono in tempo reale.

Le promesse del presidente Francesco Rocca e la richiesta di "tempo"

La beffa arriva lo stesso giorno in cui parte la campagna promozionale firmata di suo pugno dal presidente Francesco Rocca, con assunzioni, investimenti e una richiesta di “tempo”. Volete guarire a Roma? Bene, evitate di andare dal medico di base che con scienza e coscienza indicherà la necessità di una visita specialistica in tempi brevi e andate direttamente al Pronto Soccorso. Meglio un giorno di attesa girando tra codici a colori che attendere la soluzione paventata dal presidente della Regione, Francesco Rocca per chissà quando. Nel frattempo il paziente sta vedendo diminuire ogni giorno la capacità di articolare correttamente la parola.

Nota del cronista: la documentazione ufficiale del caso è disponibile per gli uffici della Sanità regionale, così come la registrazione della telefonata al Cup.

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