Vacanze romane, non c'è un euro: quasi 4 su 10 resteranno in casa. Il sondaggio da brivido della Cisl

Il sindacato fotografa una città in cui la ricchezza del Turismo e la pioggia di fondi Pnrr e Giubileo non sostengono i redditi. Vivere con 30 mila euro l'anno

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A dispetto dei numeri da record del turismo romano, la Capitale è sempre più povera. Pochi, pochissimi riescono a vedere gli effetti dell'iniezione di fondi per il Giubileo e quelli del Pnrr. A denunciare un'economia locale che non ce la fa è la Cisl in un sondaggio che fotografa quai 4 romani su 10 rinunciare alle vacanze.

Il sondaggio, somministrato a oltre 1000 cittadini è severissimo e lo spiega il segretario Coppotelli: “La fragilità generale del potere di acquisto di romani e romane si riflette in quel 36,3% del campione che non andrà in vacanza, e di cui il 73% ha dichiarato un reddito annuo per il 2023 tra 0 e 30.000 euro.

Chi va: vincono coppie e famiglie e al massimo 7 giorni

Ma ecco come i romani affrontano e affronteranno l'estate: saranno vacanze soprattutto in famiglia (47,1 %) e di coppia (30,4 %), con amici e/o altre persone (17,9 %) o da single (4,6 %). Si svolgeranno per lo più in Italia (77,3%) e dureranno per la maggior parte circa una settimana (40,7 %), anche se c’è chi potrà permettersi solo vacanze brevi di meno di 7 giorni (7,2 %). Alberghi e case di proprietà le tipologie di alloggio preferite, mentre tra i trasporti l’auto privata si conferma il mezzo di prima scelta (68,1 %), seguita dall’aereo (19,4 %).

I più accorti hanno prenotato a maggio e fai da te

I romani e le romane sembrano essere quasi totalmente autonomi/e (89,8 %) nell’organizzarsi i viaggi (solo il 10,2 % si rivolge alle agenzie di viaggio) e decisamente lungimiranti con prenotazioni fatte ben prima di maggio dal 46,4 % del campione

 

Chi resta: prezzi troppo alti, salute e lavoro

C’è però da riscontrare un’ampia fetta di persone che non partiranno (24,7%) o che ancora non sanno se potranno farlo (11,6%), additando come causa i prezzi troppo alti (45,6 %), motivi familiari o di salute (26,8 %), motivi di lavoro e altro (27,6 %).


 

L'inflazione e il caro vacanze

Dato negativo è infatti la previsione di spesa in aumento rispetto all’anno scorso: spenderanno mediamente più di 500 euro il 20,9% delle persone, più di 300 euro il 23,6% e più di 100 euro il 12,5%, con aumenti di più di 50 euro negli alloggi (per il 62,4 %) e nei trasporti (per il 58,2 %).

Coppotelli: "Scenario in miglioramento ma occorre mettere mano sui salari"

Conclude Enrico Coppotelli, segretario Generale Clsl: “L’identikit riflette una situazione di crescita e miglioramento delle condizioni che fa ben sperare e che ci dimostra come nel lavoro il dialogo ed il confronto che la CISL in maniera pervasiva intraprende nella Capitale con le controparti è sicuramente un fattore di sviluppo per la città ed il territorio romano. Occorrono però politiche di sviluppo e di crescita soprattutto per innalzare i salari, continua Coppotelli, ancora bloccati nella fascia fino a 30.000 euro e purtroppo rappresentano il 30% del nostro sondaggio".

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