Crisi climatica, l'umanità rischia seriamente l'estinzione entro il 2050

Nei prossimi anni, se le temperature si alzeranno di 2 gradi, circa 420 milioni di persone in più sulla Terra dovranno affrontare canicole estreme

Foto: LaPresse
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I cambiamenti climatici minacciano il futuro dell'umanità: secondo la bozza del nuovo rapporto Onu, anticipato di qualche settimana rispetto allla data di pubblicazione dall'agenzia Afp, i rischi collegati alla crisi climatica porterebbero milioni di persone, circa 420 in più, ad affrontare canicole estreme senza precedenti. Il tutto anche se la temperatura globale- specifica l'Onu- restasse al di sotto dei 2 gradi. "Se la vita sulla terra può adattarsi con l'evoluzione di nuove specie e la creazione di nuovi ecosistemi - secondo gli esperti che hanno elaborato il rapporto - l'umanità non può farlo".

Si tratta di un destino quasi ineluttabile che vedrà la mancanza di acqua, esodi, malnutrizione ed estinzione di speci viventi al centro delle nuove crisi climatiche e umanitarie. Questo significa, avvertono, che la vita che conosciamo sarà completamente diversa quando i bambini nati quest'anno avranno trent'anni, o forse anche prima. Anche se ci sarà una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, gli impatti devastanti del riscaldamento climatico sulla natura e l'umanità che ne dipende accelereranno, secondo il rapporto, e diventerà dolorosamente palpabile anche prima del 2050. Senza una rapida inversione di tendenza, fino a 80 milioni in più rischieranno la fame. 

Il documento degli esperti del clima delle Nazioni Unite sottolinea che l'aumento degli "episodi di canicola estrema" metteranno a dura prova la resistenza umana al calore, soprattutto quando sarà accentuato dall'umidità. Il fenomeno è indicato tecnicamente come "termometro bagnato", abbreviato in TW  "température humide" ou du "thermomètre mouillé", transcrite par le sigle "TW".