Energia, Cingolani: "Italia non ha piano B. Il 70% da rinnovabili entro 2030"

Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani fa il punto sugli investimenti green del Recovery, ribadendo gli obiettivi energetici entro il 2030

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60 miliardi: la fetta "verde" di investimenti contenuti nel Piano di ripresa e resilienza (Recovery) italiano destinati al supporto della tutela ambientale, la transizione energetica, la mobilità elettrica e il raggiungimento degli obiettivi climatici. Una sfida ambiziosa che passa dagli incentivi all'agricoltura all'approvigionamento idrico, fino all'incremento di fonti pulite. Roberto Cingolani, ministro della Transizione Ecologica, ai microfoni di Mattino 24 su Radio 24, ha fatto il punto sul quadro energetico del Paese.

Innanzitutto, "abbiamo una combinazione di fretta di natura amministrativa e burocratica, dobbiamo essere puntuali e sviluppare il programma come lo abbiamo scritto. L'asta precedente sulle rinnovabili è andata quasi deserta, ed è il terzo evento consecutivo, a maggior ragione diventa indispensabile la combinazione di un programma chiaro e un pacchetto di regole di semplificazione dell'ultimo decreto", ha affermato il ministro Cingolani. "Sono regole forti che creano discussioni ma non abbiamo un piano B, i tempi vanno rispettati", ha precisato. 

"Secondo i nostri calcoli - ha spiegato il ministro - dobbiamo arrivare a circa il 70% di energia prodotta da rinnovabili entro il 2030, 70 miliardi di watt rinnovabili nei prossimi 9 anni, significa tra i 7 e gli 8 gigawatt all'anno e nell'ultimo anno ne abbiamo installati 0,8, dobbiamo moltiplicare per 10 la nostra capacità. O si fa quello che abbiamo scritto o siamo costretti a uscire dall'accordo di Parigi, non abbiamo altra soluzione, non ce l'abbiamo noi come non ce l'hanno gli altri Paesi".

Sulla "via nucleare" ha poi aggiunto: "E' qualcosa che noi  italiani abbiamo escluso con due referendum, da questo non si torna indietro. Non fu assolutamente un errore". Infine, sulla risoluzone della "crisi rifiuti" a Roma Cingolani ha dichiarato:  "Abbiamo identificato alcune strade". "Spero di poter dare qualche buona notizia, ci stiamo lavorando in queste ore con il Comune, la Regione e il ministero dell'Interno - ha spiegato il ministro Cingolani - Roma come città ha 3,5 milioni di abitanti, ha bisogno di un piano di lungo termine. Penso che a breve possiamo dare buone notizie".