L'Unione Africana vieta il commercio della pelle d'asino

Dalla bollitura del manto dell'animale si ottiene una sostanza utilizzata nella medicina popolare cinese

di redazione green
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L'Unione africana blocca il commercio di pelle d'asino. Il prodotto è molto richiesto in Cina e viene utilizzato per la medicina tradizionale

L'Unione africana ha deciso di vietare il commercio della pelle d'asino. "Macellare gli asini per la loro pelle comporta tanti aspetti negativi: intacca i mezzi di sussistenza dell’Africa e deruba il Continente della sua cultura, biodiversità e identità", ha dichiarato Raphael Kinoti, direttore regionale per l’Africa orientale dell’organizzazione animalista Brooke.

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Gli asini sono ancora un alleato dell'uomo per il lavoro per oltre 600 milioni di persone nel mondo. In Africa però molti vengono maltrattati e uccisi per ricavare l'ejiao, una gelatina che si ottiene con la bollitura della pelle e secondo la medicina popolare cinese aiuta ad aumentare la libido e contrastare l'invecchiamento. Proprio per questo motivo il Paese del Dragone ha praticamente esaurito la sua popolazione di asini e ne importa le pelli da Africa e Sud America. I capi di Stato dell'Unione africana, riunitisi ad Addis Abeba, in Etiopia, hanno deciso di porre fine a questo commercio.