“La formica che si disseta” vince il premio ‘Obiettivo Acqua” di ANBI

Il concorso nazionale in occasione della Giornata Mondiale delle aree umide

Green
Condividi su:

Giornata Mondiale delle Aree Umide 

 

E’ la fotografia  di una formica, che si disseta da una goccia d’acqua (titolo: Darla a bere), l’immagine scelta da ANBI, Coldiretti e Fondazione Univerde a suggello della Giornata Mondiale delle Aree Umide, in calendario il 2 Febbraio; la premiazione  del 3° Concorso Fotografico Nazionale “Obiettivo Acqua” si è tenuta  a Roma presenti, fra gli altri, il Sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Francesco Battistoni e l’Assessore Comunale ai Lavori Pubblici ed Infrastrutture di Roma, Ornella Segnalini, nonchè i Presidenti delle tre realtà promotrici: Ettore Prandini (Coldiretti), Alfonso Pecoraro Scanio (Fondazione Univerde), Francesco Vincenzi (ANBI).

Al vincitore, Pietro Munari di Marano Vicentino, è andata una targa ed un premio in denaro, così come al secondo e terzo classificati: i lombardi Fulvio Sudati e Maurizio Portone.

Le menzioni di categoria sono andate al milanese Pasquale Costagliola (“Acqua è…città”), al novarese Mario Motta (“Acqua è…paesaggio”), al livornese Nicola Casarosa (“Cambiamenti climatici: difendere l’acqua, difendersi dall’acqua”); la menzione speciale FIAB (Federazione Italiana Ambiente Bicicletta) è stata assegnata al romano Massimiliano Rolando (“A due ruote lungo l’argine”), mentre quella della Fondazione Campagna Amica è stata attribuita al vercellese Francesco Gardini (“Il cibo è irriguo”).

“I Consorzi di bonifica – dichiara Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) - curano centinaia di aree umide ed oasi naturalistiche lungo tutta la Penisola. Il Concorso Fotografico Obiettivo Acqua ha lo scopo di contribuire a ricucire il rapporto fra uomo e risorse idriche, valorizzandone la gestione. E’ un tassello del nostro impegno per un diverso modello di sviluppo, che abbia al centro il territorio nelle sue varie espressioni.”