Mutti, stanziato un milione e mezzo di euro in investimenti sostenibili

Mutti, tra le aziende pioniere della sostenibilità in Italia, mostra il suo impegno green finanziando investimenti per 1,5 mln di euro in progetti ecologici

di Lorenzo Goj
Francesco Mutti
Lapresse
Green
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La chiave per riemergere dalla pandemia è “verde”. L’azienda alimentare Mutti, dopo aver ridotto le emissioni di CO2 di 1.500 tonnellate negli ultimi due anni, aver portato i propri imballaggi primari e secondari a essere ormai riciclabili al 100% e, ancora, aver nettamente ridotto il consumo di acqua ed energia impiegate, ha stanziato un investimento iniziale, pluriennale, di un milione e mezzo di euro dedicato esclusivamente a progetti di sostenibilità ambientale.

Questi sono solo alcuni dei numeri dell'impegno “verde” di Mutti, azienda emiliana leader nella lavorazione del pomodoro, che oggi 3 settembre, a Cibus, il Salone internazionale dell'alimentazione a Parma, presenta il suo primo Bilancio ambientale.

Centrale l'aspetto partecipativo del documento, costruito in sinergia con enti, atenei, associazioni che sono partner di iniziative specifiche del gruppo. Tra gli stakeholder: Cnr, Scuola Sant'Anna di Pisa, Wwf Italia, Horta (spin off dell'Università Cattolica) ed Ente Parchi del Ducato.

Ma l’azienda parmense non è nuova a questo genere di azioni. Questo primo bilancio ambientale, è solo l'ultima di una serie di iniziative portate avanti da Mutti nell'ambito della sostenibilità. Nel 1999 l'azienda è stata infatti la prima ad aver adottato il "Disciplinare di produzione integrata certificata", a garanzia di una produzione agricola volta a pratiche più ecologiche. Nel 2001 ha raggiunto la dichiarazione "Non Ogm" e nel 2010 ha avviato un'importante collaborazione, tuttora in corso, con Wwf Italia per la sua riduzione dell'impronta idrica e di carbonio.