Patagonia passa a no-profit: “Il nostro unico azionista è il pianeta"

L'importante di abbigliamento outdoor diventa sempre più green: "siamo un business per salvare il nostro pianeta”

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"Generare fondi per combattere la crisi ambientale" Patagonia sempre più vicina al Pianeta

Patagonia, importante marchio di abbigliamento outdoor fondata nel 1973 dallo scalatore statunitense Yvon Chouinard, oggi 83 anni, ha deciso di cedere la propria attività a due nuove entità, il Patagonia Purpose Trust e l’Holdfast Collective.

“Da quando abbiamo iniziato a toccare con mano i danni del riscaldamento globale e della distruzione ecologica, scoprendo anche la grandezza del nostro impatto, in Patagonia ci siamo impegnati a cambiare concretamente il modo di pensare e di fare business. Il brand è partito dai prodotti, utilizzando materiali e tessuti che fossero i più responsabili ed eco-compatibili” afferma Chouinard sul sito dell’azienda. “Siamo diventati una B Corp e una Società Benefit certificata in California, scrivendo i nostri valori nello statuto aziendale, in modo da preservarli. Più di recente, nel 2018, abbiamo cambiato il nostro scopo aziendale in: siamo un business per salvare il nostro pianeta”, spiega Chouinard.

“Due anni fa -ha commentato Ryan Gellert, CEO e membro del cda di Patagonia-, la famiglia Chouinard ha sfidato alcuni di noi a sviluppare un nuovo assetto con due obiettivi centrali. Volevano che proteggessimo lo scopo aziendale e che, al contempo, generassimo immediatamente e continuamente più fondi per combattere la crisi ambientale.

“A dire il vero -conclude Yvon Chouinard, motivando le scelte di Patagonia- abbiamo capito che non c’erano opzioni valide. Così abbiamo deciso di creare la nostra. Al ‘going public’ abbiamo preferito il ‘going purpose’. Invece di estrarre valore dalla natura e trasformarlo in profitti per gli investitori, useremo la prosperità generata da Patagonia per proteggere la vera fonte di ogni ricchezza”.