Il turismo italiano arranca: settore a rischio, tasso di default al 4,1%
I pagamenti commerciali mostrano che il settore turistico ha una performance inferiore rispetto alla media nazionale
Turismo in Italia: crescita dei default e difficoltà nei pagamenti per il 2024
Alla fine del 2023, il tasso di default delle società di capitali nel settore turistico italiano si è mantenuto stabile al 4,1%, ma si prevede un aumento tra 1,2 e 1,3 punti percentuali entro la fine del 2024. Secondo quanto riportato da Pambianconews, questo valore è più alto rispetto alla media nazionale, che si attesta al 2,6%.
Nel dettaglio, la ristorazione e i bar sono i più vulnerabili, con un tasso di default del 5%. Inoltre, i finanziamenti alle società turistiche sono diminuiti dell'1,4% nel primo trimestre 2024 rispetto all'anno precedente, un calo meno marcato rispetto alla media delle società italiane (-3,6%). I pagamenti commerciali mostrano che il settore turistico ha una performance inferiore rispetto alla media nazionale, con il 20% di pagatori puntuali e il 17,4% di pagamenti con oltre 30 giorni di ritardo. Le agenzie di viaggio e gli alberghi hanno prestazioni migliori rispetto a ristoranti e bar in termini di puntualità dei pagamenti.
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Il settore turistico italiano conta oltre 400.000 imprese, di cui il 97% operano nella ristorazione e nell'ospitalità. La maggior parte delle imprese sono ditte individuali (41%), seguite da società di capitali (33%) e di persone (25%). Più di un terzo delle imprese è situato nel Mezzogiorno e nelle isole, con la Lombardia, il Lazio e la Campania come regioni con la maggiore concentrazione di attività turistiche.