Affari torna con Emiliano per presentare il libro di Nava su Angela Merkel
Il presidente Emiliano con il direttore Perrino, la giornalista Simonetti e il sindaco di Ostuni Cavallo presenteranno il nuovo libro di Nava: "Angela Merkel"
La vita pubblica di Angela Merkel è una delle più documentate al mondo, ma si sa molto poco della storia personale: il nuovo libro di Massimo Nava scava nella parte più nascosta della leader tedesca ammirata in tutto il mondo, e la presentazione in anteprima nazionale del volume si terrà a Ostuni.
Lunedì 6 settembre alle ore 19:00 nel Chiostro di San Francesco, il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino e la giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Enrica Simonetti dialogheranno con l'autore per andare a fondo nel ruolo pubblico e privato della "donna che ha cambiato la storia".
Ad aprire la serata i saluti del sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo e del presidente della regione Puglia Michele Emiliano.
Angela Merkel, la donna che ha cambiato la storia
Per conoscere Angela Merkel nel suo profilo privato occorre scavare nei primi trent’anni vissuti nella Germania comunista e utilizzare quanto lei ha accettato di raccontare: l’educazione protestante, la giovinezza nella nube grigia della dittatura, la formazione scientifica, l’amore per la libertà. E ancora oggi il rispetto della sua privacy è assoluto, cementato dalla fedeltà di amici e collaboratori.
Per questo la cancelliera appassiona i biografi, che per venire a capo dell’enigma della sua vita devono giocare diversi ruoli: un po’ cronisti e un po’ storici, un po’ psicologi e un po’ narratori. “Destino e carattere influenzano la storia di ogni individuo.
Nel caso dei leader, si sommano alla capacità di andare oltre il quotidiano, di diventare visionari senza essere ingenui” scrive Massimo Nava, che in questo libro racconta la vita di una donna eccezionale, protagonista assoluta della storia recente d’Europa. Spesso indispensabile, talvolta contestata, mai sconfitta. Nessun leader di Paesi democratici ha resistito più di lei all’usura del tempo e alla stanchezza fisiologica dell’elettorato.
Alle emergenze che hanno scandito i suoi sedici anni alla guida della Germania – la crisi dei debiti sovrani, il caos finanziario della Grecia, le ondate migratorie, la crisi ambientale, il terrorismo internazionale e la pandemia – Angela Merkel ha risposto tenendo insieme in un delicato equilibrio interessi tedeschi e ideali europei; e in circostanze eccezionali ha agito d’impulso, come se la spinta morale avesse il sopravvento sulla prudenza.
Nel 2015, per esempio, ha aperto le porte della Germania a centinaia di migliaia di migranti in fuga dalla guerra in Siria. Da decenni la sua personalità è descritta senza sfumature: razionale, monotona, in sintonia con il luogo comune della Germania ordinata, programmata, prevedibile. Il racconto appassionato di Massimo Nava ci mostra però che la verità è diversa, più articolata.
Nel maggio del 2019, intervenendo davanti a ventimila laureandi dell’Università di Harvard, ha detto: “Continuate a chiedervi: sto facendo questo perché è giusto o solo perché è possibile? Ricordate, l’apertura comporta sempre dei rischi. Per iniziare qualcosa di nuovo è necessario lasciare andare il vecchio. E soprattutto, nulla deve essere dato per scontato, tutto è possibile”.