“Café Royal”: il nuovo libro di Marco Balzano
Presentato anche al Salone del Libro 2023, è già un bestseller edito da Einaudi
Marco Balzano è bravo a scrivere romanzi, podcast, poesie, saggi e anche racconti. Lo dimostra il suo ultimo libro Café Royal pubblicato da Einaudi, un affresco di personaggi nella Milano della pandemia.
Café Royal è l’ultimo libro di Marco Balzano, arrivato al secondo posto del Premio Strega 2018 con il romanzo Resto qui. Questa volta, invece, ha deciso di cimentarsi in un genere diverso; d’altra parte, che Marco sia un autore eclettico sempre desideroso di misurarsi con forme narrative e progetti nuovi lo si è capito da tempo: dal romanzo alla docenza, dalle poesie ai saggi, dalla stesura di podcast agli studi linguistici, non c’è nulla su cui non dimostri talento. Non potevano mancare ovviamente i racconti, che in questo libricino con la cover illustrata da Paolo Bacilieri (Einaudi editore, come sempre), si susseguono avendo ciascuno per protagonista un personaggio diverso. Il punto di contatto tra le varie storie che si intrecciano è la cornice in cui esse avvengono: il Café Royal, nella elegante via Marghera, in una zona borghese di Milano. Tuttavia, a ben guardare c’è anche un altro filo conduttore tra i singoli capitoli: la pandemia in tutte le sue sfaccettature. C’è chi la vive come un’occasione per ritrovare un rapporto ormai deteriorato con i propri genitori e chi invece si annoia a morte e cerca di evadere in ogni modo; c’è chi diventa ogni giorno sempre più intollerante nei confronti delle persone con cui vive e chi, al contrario, finisce per riapprezzare piccoli momenti di solitudine, di quiete, che quasi aveva dimenticato.
Il libro si apre con la storia di Federico, medico poco convinto della propria vocazione, costantemente alla ricerca di una scusa valida per non visitare i propri pazienti, per restare lontano dal fenomeno pandemico che sta sconvolgendo il mondo intero. La sua è una delle storie che meno si legano agli altri personaggi di questo grande affresco, all’interno del quale talvolta l’autore analizza lo stesso spaccato di vita dal punto di vista della donna e dell’uomo, o della madre e della figlia. Federico resta una meteora a sé stante, ma la sua vicenda racchiude già in poche pagine le tematiche principali che ritroveremo nei racconti successivi: le difficoltà relazionali, il dare per scontato ciò che si ha sempre sotto gli occhi, l’insoddisfazione, il rimpianto, il tradimento. Le coppie che frequentano il Café Royal non sono mai composte da innamorati felici e pieni di speranze, semmai da amanti che si incontrano di nascosto nel tentativo di sentirsi di nuovo vivi, oppure mogli/mariti il cui matrimonio è ormai arrivato al capolinea e non cercano altro se non un pretesto per trovare la forza di chiuderlo. In altri casi sono amiche disposte a confidarsi delusioni più o meno intime: la malinconia per la giovinezza che svanisce, o quel vergognarsi un po’ di una madre troppo esuberante, o ancora il riscoprirsi gay e avere il timore di confidarlo a casa.
Veronica, Lisa, Barbara, Beatrice, Serena sono alcuni dei volti femminili che – per un motivo o per l’altro – frequentano via Marghera e il Café Royal: alcune ci vivono, altre ci lavorano, altre ancora ci capitano quasi per caso. Nessuna di loro è perfetta, né soddisfatta di sé stessa, né equilibrata, perché come sempre lo sguardo lucido, sincero e onesto di Balzano si sofferma sulle verità che solitamente celiamo agli estranei e indaga dietro il velo dell’apparenza. Lo stesso accade per gli uomini: Luca, Giuliano, Manuel, Ahmed; personaggi molto diversi tra loro, ma tutti in qualche modo fragili, mancanti, in movimento, alla ricerca. È forse proprio questo l’aspetto più interessante del nuovo libro di Marco Balzano: in un periodo storico in cui la pandemia ci ha costretti dietro a uno schermo e la realtà è diventata quella edulcorata che i social network intendono mostrarci, l’autore ci ricorda che le persone restano persone, da non confondere con ciò che postano sui profili Facebook o su quanto presumiamo di intuire dagli account in rete. Più di una storia, infatti, ruota proprio attorno alla differenza tra ciò che appare e ciò che è.
Café Royal è una piacevole lettura di non molte pagine che al suo interno convoglia sogni, delusioni, speranze, rimpianti, avventure, imprevisti, noia, gioia, avvilimento, euforia: insomma, la vita. In uno spaccato di Milano – che spesso stringe un legame con Torino – i personaggi di Balzano si muovono dando vita a nuove possibilità: le stesse che noi per primi potremmo scoprire se solo ci soffermassimo a guardare le nostre esistenze da un punto di vista diverso e, al contempo, se impiegassimo più tempo ad ascoltare. Un altro grande tema del libro è infatti l’incomunicabilità, resa molto bene in quelle storie di coppie che vengono raccontate sia dal punto di vista dell’uomo che della donna. Entrambi sono sensati e comprensibili, ma distanti anni luce tra loro; forse anche perché per troppo tempo ci si è disabituati a parlare, nascosti dietro gli schermi dei nostri cellulari o dei computer. Come lo definisce la quarta di copertina, questo è “un libro fresco, vivo, incredibilmente contemporaneo. Pieno di snodi, inciampi e possibilità”.