I 5 libri da leggere nell’autunno 2021
Ecco i titoli da non perdere in autunno, dal fantasy al thriller fino alla narrativa contemporanea
Le giornate iniziano lentamente ad accorciarsi e le temperature scendono, i bambini tornano a scuola e noi a lavorare. Non è forse il periodo dell’anno che invoglia di più alla lettura? Tantissimi sono infatti i titoli interessanti che le varie case editrici italiane stanno lanciando in commercio proprio in questi mesi, tra i quali ne selezioniamo cinque secondo noi da non perdere.
Prima, però, facciamo una veloce carrellata tra qualche recente pubblicazione che vale la pena di segnalare. Da ottobre arriva in libreria per Ponte alle Grazie un saggio molto interessante dal titolo Coscienza. Le origini dell’intuizione morale: si tratta di uno studio a cura della filosofa canadese Patricia Churchland che tende a spiegare la coscienza al confine fra neuroscienze e filosofia; stimolante, denso di contenuti e di non difficile comprensione, è un titolo di saggistica che vale la pena conoscere. Torna in libreria edita da Feltrinelli anche la scrittrice Chiara Gamberale, con il suo ultimo lavoro Il grembo paterno: dov’è che impariamo ad amare? Com’è che ci si ammala dentro, com’è che si guarisce? Altra autrice molto amata, sempre pubblicata da Feltrinelli, è poi Simonetta Agnello Hornby, della quale qui consigliamo il nuovo romanzo Punto pieno, seguito dei precedenti Caffè amaro e Piano nobile.
Restando sul lato femminile, non possiamo dimenticare la novità autunnale a firma di Joyce Carol Oates La notte, il sonno, la morte e le stelle, proposto nella collana Oceani da La Nave di Teseo, e il romanzo dell’autrice finalista allo Strega Edith Bruck, dal titolo Andremo in città. Per quanto riguarda invece il fronte maschile, sempre La Nave di Teseo propone l’autore bestseller Guillaume Musso, con il suo La sconosciuta della Senna. Ricordiamo inoltre che nel settecentesimo anniversario dalla morte di Dante Alighieri Rizzoli dà alle stampe nella bella edizione BUR Deluxe La Divina Commedia, con tavole inedite di Federico Zuccari.
Il paragrafo finale di questa carrellata lo dedichiamo a Audible, che ancora una volta si arricchisce di titoli di ogni genere: saggistica, narrativa, classici e podcast esclusivi a puntate. Tra le numerose novità dei mesi di ottobre e settembre segnaliamo Oliva denaro di Viola Ardone (Einaudi), Sotto cieli rossi. Diario di una millennial cinese di Karoline Kan (Bollati Boringhieri), Se due che come noi di Micaela Miljan (Vallardi), La primavera perfetta di Enrico Brizzi (HarperCollins), l’inchiesta giornalistica Tracce. 100 anni di terroristi di Guido Olimpio, la trilogia d’arte Il secolo dei giganti di Antonio Forcellino e le dodici puntate de I diavoli. La finanza alla fine del mondo di Guido Maria Brera, dall’omonima serie televisiva.
Le streghe in eterno di Alix E. Harrow (Mondadori)
Vivere nel 2021 significa che i racconti sulle streghe non sono ancora scomparsi e che la questione del femminismo non ha smesso di farsi sentire: dalla fantasia di un’autrice bestseller, nasce allora un libro che nell’Ottocento nessuno avrebbe mai potuto immaginare, e neppure negli anni Venti del Novecento. Da una parte il fascino della stregoneria, dall’altra il coraggio delle suffragette: è da questi presupposti che ha preso vita Le streghe in eterno, il nuovo romanzo di Alix E. Harrow.
Per chi non la ricordasse o ancora non la conoscesse, questa talentuosa scrittrice americana si è imposta nel panorama della letteratura internazionale con il suo potente esordio Le diecimila porte di January, uscito solamente lo scorso anno. Alix ha il dono della scrittura nel sangue, tanto da aver già vinto importanti premi nell’ambito del fantasy e della fantascienza, ma è anche laureata in storia, il che fa di lei una studiosa dei diritti delle donne. Ed è proprio ad essi che l’autrice guarda quando ci racconta le vicende delle sorelle Eastwood: James Juniper, Agnes Amaranth e Beatrice Belladonna. Chi sono? Difficile dirlo, a meno che non le si interpreti con gli occhi della contemporaneità: un po’ streghe e un po’ combattenti, costituiscono tre personaggi femminili dai tratti tanto unici quanto attuali. La creatività della Harrow le fa entrare nell’Associazione per le Donne di New Salem, una denominazione che già in sé contiene il fatidico quesito: si tratta di un movimento di suffragette, oppure di streghe? O magari di entrambe?
Con uno stile frizzante capace di arrivare a un pubblico giovanile, senza tuttavia tagliare fuori la fascia adulta, Le streghe in eterno cattura il lettore sin dalle prime pagine e forse, sarebbe il caso di dire, sin dagli scaffali delle librerie. La Mondadori lo ha infatti reso un volume esteticamente attraente in grado senza dubbio di farsi notare, con una cover dai colori autunnali e i lati arancioni. Inserito nella collana Oscar Fantastica e facente parte della community Oscar Mondadori Vault, il tomo è un brillante romanzo autoconclusivo – lo sottolineiamo per chi non ama le saghe – che brilla del fascino esoterico e al contempo di quello storico.
“Se dovessi narrarvi la storia di come ho scritto questo libro – spiega l’autrice stessa – lo farei così: c’era una volta una ragazza che aveva una storia da raccontare. Ne aveva già raccontate altre, così salpò con coraggio. Ben presto si trovò perduta in mezzo al mare, assediata dai colpi di scena, dagli archi narrativi interrotti, dalle metafore torbide e dai temi mutevoli”. Ed ecco qua, bastano poche parole per intuire che cosa troverete dentro questo magico volume; il resto è tutto da scoprire…
Lo consiglio perché: è una prova narrativa estremamente originale, in cui il contesto del movimento femminista si intreccia con le leggende sorte attorno alle streghe, collegando così in maniera astuta due diversi periodi storici che hanno entrambi per protagoniste donne coraggiose, intrepide, intenzionate a rompere gli schemi.
La metà scomparsa di Brit Bennett (Bompiani)
Scegliamo questo bel romanzo edito da Bompiani come secondo titolo consigliato per l’autunno perché, nonostante abbiamo varcato da parecchio la soglia del XXI secolo, il razzismo non è più soltanto un lontano ricordo. Al contrario: dietro a grandi parole e a dichiarazioni di apertura nei confronti del diverso, si cela in realtà una forte diffidenza verso coloro che, per un motivo o per l’altro, non sono come noi. Diventa allora importante, utile e forse anche urgente leggere La metà scomparsa di Brit Bennett, una storia di sorellanza intesa come intensa unione di due gemelle, ma anche come condivisione. E per condividere un trauma, un segreto, un dolore, una ferita aperta non occorre essere per forza legati dal sangue.
Dalla Louisiana a New Orleans, dalla California a Mallard, lo scenario della grande America fa da sfondo alla storia di Desiree Vignes e della sua gemella Stella, accomunate dall’incapacità di essere accettate e di accettarsi; perché apparire diversi ci espone ancora oggi ai pregiudizi non soltanto della comunità, ma anche delle singole persone con cui entriamo in contatto e a cui ci affezioniamo, a cominciare dai genitori.
Il razzismo, la differenza di genere, la libertà di essere chi vorremmo senza costrizioni reali o psicologiche sono i temi dominanti di questa saga familiare e intergenerazionale che Bompiani ha appena pubblicato in Italia e che in America ha conquistato più di un milione di lettori, ottenendo in particolare l’apprezzamento dell’ex presidente Barack Obama. È un segnale che in fondo c’è ancora speranza e quel cambiamento tanto atteso da molti non è poi così lontano; forse, un giorno, non ci saranno più ragazze dalla pelle nera che sentono l’esigenza di mentire sulle proprie origini, di trasformare sé stesse per sentirsi accolte o peggio ancora di sparire, scappando da un luogo o persino dal proprio essere.
Lo consiglio perché: il razzismo è un fenomeno che continua a caratterizzare la società occidentale ed è per questo che c’è bisogno di parlarne, raccontando in prima persona le storie di chi lo subisce e facendoci entrare, grazie al potere della narrativa, nella mente e nel cuore delle donne di colore, solo in apparenza integrate nella comunità dei bianchi.
Il visitatore notturno di Jeffery Deaver (Rizzoli)
Impossibile non inserire in questa selezione d’autunno uno degli autori più letti a livello mondiale: Jeffery Deaver, il maestro del thriller. Come da tradizione, anche il suo ultimo romanzo Il visitatore notturno esce in Italia per Rizzoli, con un inquietante occhio orwelliano che ci guarda dal centro della cover. È lo sguardo invisibile e insano del Fabbro, uno psicopatico che si nutre delle vite degli altri: le osserva di notte, entrando nelle case degli abitanti di Manhattan scassinando ogni tipo di serratura; talvolta lascia qualche traccia, consente di ravvisare la sua presenza, senza mai andare oltre. Non è, questo, il tipico thriller o giallo che inizia con un classico omicidio e una serie di potenziali colpevoli, eppure Deaver riesce a far accelerare i battiti del cuore sin dalle prime pagine e instilla nel lettore una sensazione di suspense che si intreccia alla paura, mantenendola intatta fino in fondo, battuta dopo battuta.
Protagonista di questo maestrale gioco di trame, sottotrame, climax e reti di personaggi è il già noto investigatore Lincoln Rhyme, che ancora una volta fa coppia con la sagace moglie Amelia Sachs. Tuttavia, qualcosa va storto quando Rhyme viene sospeso dall’incarico a causa di errori precedentemente commessi: che fare? Di fermarsi non se ne parla, non è da lui mollare un’indagine a metà, e d’altra parte questa mente criminale che ha in sé una follia piena di logica lo attrae più che mai.
Con un ritmo incalzante e lo stile spigliato che lo caratterizza, Jeffery Deaver ci cattura come sempre nella sua tela per farci interpretare il ruolo della preda; vorremmo che tutto si risolva subito, desideriamo scoprire cosa succederà voltando la pagina successiva e sapere se ci sarà o meno un finale in grado di spiegare ogni quesito sollevato, invece l’autore riesce a tenere alta l’adrenalina per quasi cinquecento pagine. Le sue descrizioni sono così vivide e realistiche che più volte viene l’istinto di alzarsi dal letto – specie se si sta leggendo di sera – per controllare che tutte le porte e le finestre siano chiuse.
Capitoli brevi, dialoghi serrati, cambio repentino del punto di vista, scene interrotte che mutano velocemente luogo e spazio, sullo sfondo di una Manhattan viva e palpitante, in cui le ombre della notte sono più avvolgenti dei raggi del sole: tutto questo e molto altro è Il visitatore notturno, in anteprima mondiale in tutte le librerie.
Lo consiglio perché: per chi ama il genere del thriller si tratta di un titolo da non perdere, a firma di un autore contemporaneo tra i più letti in assoluto, tradotto in oltre 150 paesi. Per molti, una garanzia.
Lontananza di Vigdis Hjorth (Fazi Editore)
Vigdis Hjorth torna in libreria dopo essersi fatta conoscere dal pubblico internazionale grazie al suo Eredità. È di nuovo Fazi Editore a dare una vesta grafica al nuovo romanzo della scrittrice norvegese, impregnato di quell’atmosfera scandinava che tanto ci piace.
Lontananza non si discosta troppo dalle tematiche e dalle ambientazioni a cui la Hjorth ci ha abituati, poiché i temi principali restano gli stessi: il rapporto travagliato con la famiglia, l’incapacità di essere accettati o di sentirsi liberi di esprimersi, le convenzioni sociali e soprattutto i segreti che si celano dietro l’apparenza. In questo caso la protagonista della nostra storia è Johanna, costretta a lasciare la Norvegia quando, ancora studentessa, sceglie di autodeterminarsi iniziando a lavorare come pittrice e al contempo intrecciando una relazione con il suo professore di arte. Per la famiglia, tradizionalista e conservatrice, è uno scandalo tale da decidere di chiudere ogni rapporto con quella figlia ribelle. Eppure, Johanna non si sbagliava, perché le sue decisioni la conducono alla fama e al matrimonio, che raggiunge il suo culmino quando diventa madre. È a questo punto che diventa sempre più impellente per lei l’esigenza di ritrovare la propria, di madre, per tentare di recuperare quel rapporto che tanto le è mancato e colmare il silenzio.
Con toni malinconici, intimisti e una voce che scava nelle profondità dell’animo umano mettendo a nudo la verità dietro la convenzione, la scrittrice norvegese ci conduce attraverso un viaggio a tratti doloroso e crudo, caratterizzato da un ritmo talmente serrato da assomigliare a un thriller: la destinazione finale è il faccia a faccia con la figura materna, toccante e mai scontato.
Dalle fervide descrizioni sino alla narrazione travolgente, questo è un romanzo che vi susciterà forti emozioni. Come afferma VG, “Vigdis Hjorth si conferma una grande autrice: Lontananza è scritto in maniera superba, è scioccante e avvincente”.
Lo consiglio perché: la letteratura scandinava sta riscuotendo sempre più successo negli ultimi anni e la Hjorth ne è una delle principali esponenti. Inoltre, questa storia di relazioni malate e aspettative disattese ci riguarda in fondo un po’ tutti e ci porta a riflettere sulle dinamiche familiari.
Tre di Valérie Perrin (Edizioni e/o)
Chiudiamo con un romanzo che, sebbene sia uscito a giugno di quest’anno, va secondo noi inserito all’interno di questa selezione poiché si trova tuttora in vetta alle classiche nazionali ed è il fenomeno editoriale del momento. Chi non ha mai sentito parlare di Valérie Perrin? Questa scrittrice francese si è fatta conoscere in moltissimi paesi del mondo grazie al suo primo bestseller Cambiare l’acqua ai fiori, ancora adesso in classifica pubblicato da Edizioni e/o. La stessa casa editrice, che ha creduto fortemente nel potenziale della Perrin (fino ad allora sconosciuta), ritorna ad emozionarci con Tre, un grande romanzo che ha come tema principale l’amicizia.
Adrien, Étienne e Nina sono i tre protagonisti di questa storia commovente, così vicina al vissuto di tutto noi: le forti passioni che contraddistinguono l’adolescenza, Parigi e i sogni talmente sentiti da sembrare giusto dietro l’angolo, il legame solido e viscerale tra tre studenti che si conoscono in quinta elementare, e poi – di controparte – gli inaspettati colpi di coda della vita, che non va come vorremmo e, in questo caso, porta i ragazzi a perdersi, ad allontanarsi.
Un incidente, ovvero un’automobile ripescata dal lago del paese in cui i tre vivevano, è il pretesto per dare avvio a una lunga narrazione che procede tra salti nel presente e nel passato, indaga colpe, errori, dolori, problematiche comuni a molti giovani, senza mai risultare noiosa, ma anzi con la capacità unica dell’autrice di bisbigliare direttamente al cuore del lettore.
Occorre leggere questo libro con attenzione per non perdersi tra i tanti colpi di scena, i cambiamenti di ambientazione e le divergenze temporali, perché ciò che la Perrin chiede non è soltanto di sedersi a leggere una storia, ma di entrare a farne parte, interagendo direttamente con essa. Ci siamo noi tra le pagine del romanzo quando si parla delle difficoltà adolescenziali, ci siamo nelle crisi di coppia e ci siamo ancora nell’accettazione della diversità per amore, altro grande tema che emerge da questo bel libro. Non resta allora che mettersi comodi e partire per un viaggio che, quando sarà terminato, ci lascerà più adulti e consapevoli, colmi di sentimenti e di ritrovato coraggio.
Lo consiglio perché: è il caso editoriale dell’anno, in testa alle classifiche di vendita da mesi. Valérie Perrin è un’autrice talentuosa con il dono di riuscire a toccare le corde più profonde dei lettori, scrivendo storie che vale davvero la pena di leggere.