Ilda Boccassini: "Pressioni da De Gennaro per non far processare Berlusconi"
L'ex Procuratrice di Milano nel suo libro si racconta. Dall'amore segreto con Giovanni Falcone, alla porta sbattuta in faccia al capo della polizia
Ilda Boccassini: "Pressioni da De Gennaro per prosciogliere Berlusconi"
Ilda Boccassini nel suo libro in uscita "La stanza numero 30" si racconta apertamente. Dall'amore segreto con Giovanni Falcone alle pressioni ricevute dall'ex capo della polizia De Gennaro per non processare Berlusconi. "Dall’inizio alla fine - si legge su Repubblica - sono stata una figura ingombrante per la mia categoria, per la politica e per quei cittadini che mi vedevano come un demonio o come un angelo vendicatore. Ovviamente non sono mai stata né l’uno né l’altro, ma questo è il destino di “Ilda la Rossa” ed è arrivato il momento di accettarlo con serenità, di elaborarlo come si fa con i traumi e le ferite che guariscono, ma lasciano in ricordo una cicatrice permanente».
Nel suo libro - prosegue Repubblica - ci sono la rivelazione di episodi, tanto importanti quanto per lei dolorosi. Il 10 novembre 2000 Gianni De Gennaro, il capo della Polizia la chiama a Roma. Tra loro c’è stato «un rapporto intenso: gli volevo bene, lo stimavo». Ma quel giorno si trova davanti una persona diversa: «Senza preamboli e con il suo tono ruvido, il capo della polizia mi chiese cosa stessi “combinando a Milano”, aggiungendo che in tutti quei mesi aveva faticato a tenere a bada Berlusconi e i suoi, che si era speso per “evitarmi il peggio”.
Rimasi sbalordita, spiazzata da quel discorso così diretto che nemmeno mi venne in mente di collegare quella rampogna alla contestazione suppletiva (proprio contro Berlusconi ndr) che avrei depositato pochi giorni dopo al processo Sme-Toghe sporche. Invece era proprio quella scadenza imminente — anzi, il tentativo di neutralizzarla — che rendeva De Gennaro tanto aggressivo». Boccassini se ne va sbattendo la porta.