Libri illustrati per bambini e per adulti: 5 titoli con cui iniziare il 2022

Libri d’arte, per bambini, edizioni speciali da collezione: quando la bellezza si unisce alla cultura

di Chiara Giacobelli
Libri & Editori
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Libri d'arte da collezione, 5 titoli consigliati 

Non c’è niente di meglio che iniziare il 2022 regalandosi un libro da collezione: già dai primi mesi dell’anno la nostra libreria si arricchirà così di un volume che, oltre al contenuto, può offrire il piacere della bellezza estetica, dalla cover sino agli interni ricchi di foto o illustrazioni. Per questo motivo, in nome del bello legato alla cultura e in buona parte anche all’arte, abbiamo deciso di dedicare il primo speciale dell’anno ai libri dalla veste grafica particolarmente accurata: quelli, insomma, che non vi pentirete mai di aver acquistato e avrete sempre piacere di sfogliare di tanto in tanto.

Frida Kahlo. Il colore della vita di Alba Romano Pace (Giunti)

In copertina c’è proprio lei, con quello sguardo intenso, le sopracciglia folte, i capelli corvini, due farfalle sull’acconciatura e grandi foglie verdi alle spalle. Potrebbe sembrare un ritratto idilliaco, ma è di Frida Kahlo che stiamo parlando ed ecco allora che la visione d’insieme si capovolge; sono i dettagli a fare la differenza: l’espressione persa nel vuoto di chi ha già visto tutto e sofferto troppo, un inquietante gatto nero su una spalla, una piccola scimmia sull’altra e come collana una corona di spine che le ferisce la pelle, bagnandosi del suo rosso sangue.

Se anche non si abbia mai sentito parlare di Frida prima d’ora (cosa a dir la verità alquanto improbabile), ci si potrebbe fare un’idea della donna che fu e della vita che le toccò in sorte già solamente osservando questa copertina, che riproduce l’Autoritratto con collana di spine realizzato nel 1940 e oggi conservato all’Harry Ransom Center. Noi però, come il lettore che prenderà in mano questo splendido volume dalle grandi dimensioni e dalla forma quadrangolare, vogliamo saperne di più, pertanto ci addentriamo tra le pagine che la storica dell’arte e curatrice di mostre Alba Romano Pace ha deciso di realizzare per Giunti Editore, che in questo caso ha dato il massimo in termini di veste grafica.


Speciale libri illustrati e da collezione: 1) "Frida Kahlo. Il colore della vita" di Alba Romano Pace (Giunti)

Da esperta dell’universo femminile nell’arte quale è, la Romano Pace ripercorre le tappe fondamentali della biografia di Frida Kahlo, tra le più grandi pittrici di sempre, nonché donna dall’eccezionale forza d’animo; oggi è considerata un’icona e un modello a cui guardare sia per aver precorso i tempi su tanti ambiti, sia per la resilienza che dimostrò davanti alla crudeltà del destino. Più di tutto, però, la ricordiamo per i suoi dipinti, scorci di emotività che parlano da soli, raccontano più di mille libri e non lasciano mai l’osservatore indifferente.

La vita dell’artista è riportata con accuratezza di dettagli ed estrema attinenza storica, rendendo vive quelle terre a cui Frida appartenne, il Messico prima di ogni altra. Alle riproduzioni delle opere si alternano le fotografie dell’epoca, mentre alla ricostruzione narrativa dell’autrice si sovrappongono i pensieri della Kahlo stessa, mai parca di parole.

“Frida Kahlo inizia la scrittura del suo diario con una sorta di cantilena, un rituale alchemico per definire sé stessa come una formula di svariati elementi” afferma la curatrice del libro riportando alcuni passi scelti. In effetti Frieda fu proprio questo: una formula di svariati elementi, ognuno dei quali fu vissuto in maniera intensa, quando non addirittura estrema. L’amore sofferto ma senza fine per Diego Rivera; il dramma dell’incidente ancora giovanissima e poi quello dell’aborto; i tanti tradimenti subìti, non soltanto da parte del compagno, ma anche della sorella e delle amiche più care; il fervore per il Comunismo, che in fondo non si rivelò ciò che si aspettava, ma le diede comunque molto sotto vari punti di vista; le relazioni sociali di cui era intessuta la sua quotidianità; i viaggi, la fama, il successo; il dolore fisico sempre presente. Infine l’arte, compagna di viaggio giorno dopo giorno: un mondo parallelo – e surreale – in cui la Frida dipinta si confonde con quella che dipinge, portandone alla luce il martirio interiore soffocato dentro a una risata contagiosa, a un ribelle atto di coraggio, o talvolta semplicemente al silenzio.

Lo consigliamo perché: Frida Kahlo. Il colore della vita è un volume che arricchisce in ogni modo possibile, un’opera magnificamente edita da Giunti e destinata a restare un pezzo da collezione per gli amanti dell’arte, della pittrice, dei libri, o anche solo della bellezza.  

Il grande libro di Stephen King di George Beahm (Mondadori Electa)

Quando si menziona il nome di Stephen King si entra già per molti lettori nell’ambito della collezione; figurarsi se a pubblicare quella che potremmo definire la vera e propria bibbia dello scrittore statunitense è la Mondadori Electa, ben nota per la qualità e la creatività con cui realizza i propri volumi. Rosso, oro e nero sono i tre colori che caratterizzano Il grande libro di Stephen King. La vita e le opere del re del terrore , un volume imperdibile per chiunque sia appassionato del genere e dell’autore.

A curarlo è stato George Beahm, che a sua volta ha pubblicato oltre trenta libri tradotti in molti Paesi, talvolta divenuti dei veri e propri bestseller: per lui dare vita a questa opera ha significato un lavoro di anni, passione, tempo ed estremo impegno, perché dentro vi si trova proprio tutto: dalla biografia con i fatti più curiosi agli esordi, dagli inediti agli scritti poco conosciuti, dalle fotografie originali alle bellissime illustrazioni di Michael Whelan e Glenn Chadbourne.

La genesi di un simile tomo non è affatto semplice, né lineare. Scrive lo stesso Beahm nella nota per il lettore: “Questo volume è la quarta versione di The Stephen King Companion. La prima edizione è stata pubblicata nel 1989, la seconda nel 1995, la terza nel 2015 e la quarta, solo per l’edizione italiana, nel 2021, grazie alla prolifica produzione di King degli ultimi vent’anni”.

Da ciò capiamo che i lettori italiani sono dei privilegiati a poterne sfogliare le pagine, che si susseguono come una scoperta continua: i disegni elaborati, pensati appositamente per questo tomo, colpiscono l’immaginazione e stimolano la suggestione; le immagini recuperate da vecchi archivi incuriosiscono, testimoniando il grande lavoro di ricerca che si cela dietro a un simile libro; e ancora, vi si trovano copertine ormai dimenticate di riviste dedicate a King, interviste inedite ricche di elementi ignorati persino dai più assidui fan, una biografia accuratissima che si avvale delle parole in prima persona dello stesso autore, tratte dalle sue carte e dalla rubrica privata: “Sto per compiere sessantadue anni. Potrei ancora averne dieci produttivi, venti se sono fortunato e non mi investono di nuovo”.  

Speciale libri illustrati e da collezione: 2) "Il grande libro di Stephen King" di George Beahm (Mondadori Electa)
 

Per rendere il grande libro ancora più completo e unico vengono estrapolati passi dei suoi romanzi per essere commentati e interpretati, inoltre entrano nella storia dell’autore – che si sviluppa come un vero e proprio romanzo interessante e piacevole da leggere – le figure centrali della sua vita; infine, un notevole spazio è dedicato alle sue opere, da quelle più celebri alle meno conosciute. Ecco allora emergere i retroscena di Shining, Misery, Le notti di Salem, La strada per la Torre Nera, It e così via, senza dimenticare citazioni, stralci di conversazioni private, interviste rilasciate, edizioni deluxe, premi ricevuti e interventi da parte di giornalisti, scrittori o esperti del settore, per conferire all’opera un’autorevolezza indiscussa.

Lo consigliamo perché: c’è molto da leggere e da scoprire in questo pezzo unico da collezione, ma c’è anche molto da ammirare e osservare, specie grazie alle tavole illustrate in bianco e nero o a colori, pensate per aggiungere arte all’arte.

Peter Pan di James Matthew Barrie (L’ippocampo)

È nato come un progetto per bambini, ma è piaciuto talmente tanto da diventare una delle collane per tutte le età più in voga degli ultimi anni. Stiamo parlando delle favole nell’edizione firmata da L’ippocampo, riccamente illustrata da MinaLima con elementi interattivi. Della collana fanno parte, ad esempio, La Sirenetta, Il mago di Oz, Alice nel Paese delle meraviglie, La Bella e la bestia e altre fiabe, perciò il suggerimento è quello di collezionare tutti i titoli. Dovendone però scegliere uno per il 2022, abbiamo pensato che in questo momento ci sia una gran voglia di volare nell’Isola che non c’è e lasciarsi trasportare dalla fantasia.

Peter Pan è una di quelle storie senza tempo che, forse più di ogni altra, è ricca di significati nascosti e messaggi profondi, a cominciare da quella difficoltà a crescere, a diventare adulti, che oggi costituisce un problema piuttosto diffuso nella società benestante occidentale. Al contempo, rappresenta un’evasione di cui mai come ora sentiamo la necessità, per ricaricare le energie a fronte di una pandemia che ormai da tempo condiziona pesantemente le nostre vite.

C’è poi un terzo motivo per cui abbiamo scelto proprio questa fiaba, ed è la meravigliosa figura di James Matthew Barrie, magistralmente interpretato da Johnny Depp in Neverland. Si è tanto discusso su quale personaggio fosse l’alter ego di Barrie, se Peter oppure Uncino, ma a posteriori l’ipotesi più probabile è che l’autore abbia messo una parte di sé in entrambi. Di certo, sappiamo che aveva un animo nobile e generoso, tanto da lasciare in eredità i diritti del celebre personaggio da lui creato a un ospedale pediatrico londinese.

Speciale libri illustrati e da collezione: 3) "Peter Pan" di J.M. Barrie (L'ippocampo)
 

Qui, però, non è soltanto il contenuto a rendere speciale il volume, ma anche il progetto editoriale che sta dietro a un simile lavoro di creatività e massima qualità. La collana nasce grazie alla collaborazione tra la casa editrice italiana L’ippocampo – che al momento detiene a ragione il primato per quanto riguarda la letteratura d’infanzia, per ragazzi e i libri illustrati – e lo studio MinaLima, il cui nome deriva dall’unione di Miraphora Mina e Eduardo Lima. Insieme dal 2001, i due artisti hanno dato vita dapprima al magico mondo grafico dei film di Harry Potter e poi, grazie al successo raggiunto, a una lunga serie di progetti facenti capo allo studio londinese di grafica e illustrazione di cui sono titolari.

La nostra splendida collezione di fiabe esiste quindi anche in lingua inglese, ma l’Italia ha avuto la fortuna di vederla sul mercato editoriale proprio grazie a L’ippocampo, che ne cura ogni aspetto per quanto riguarda il nostro Paese.

Che cosa caratterizza questi libri del tutto speciali? Ovviamente la presenza di illustrazioni e disegni colorati, ma non solo: i volumi contengono dei veri e propri inserti cartotecnici con cui i bambini e i ragazzi si possono divertire, dal momento che la forza di tali opere d’arte sta proprio nell’interazione con il pubblico. Non più, quindi, fruitori passibili di una storia, ma lettori che possono toccare con mano le singole vicende e i personaggi narrati, passando dalle parole alle immagini, fino alle attività che richiedono un contributo in termini di manualità.

Lo consigliamo perché: non esiste nulla di simile entro i confini nazionali, perciò è proprio il caso di dire che si tratta di una collana unica da apprezzare in ogni suo aspetto. Quanto a Peter Pan, mai come ora – nel bene e nel male – questa favola torna ad essere attuale.

L’ora d’arte e La seconda ora d’arte di Tomaso Montanari (Einaudi)

Da qui in avanti gli amanti dell’arte troveranno pane per i propri denti. D’altra parte, libri illustrati e ricchi di immagini si sposano molto bene con l’ambito pittorico, architettonico e scultoreo, che in questo caso si trasforma in delle vere e proprie lezioni di piacevole fruizione.

L’ora d’arte risale al 2019, a partire da una geniale intuizione di Montanari, professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università per Stranieri di Siena. Forte di svariate pubblicazioni alle spalle, il giornalista e scrittore toscano – seguitissimo anche sui social – è riuscito a trasformare un tradizionale libro di storia dell’arte in un’istruttiva passeggiata virtuale tra dipinti, soffitti affrescati, mani scolpite, intagli, immense tele e capolavori di ogni epoca.

Lo stile scorrevole e divulgativo del testo ha reso il primo libro un successo immediato, tanto che nel 2021 è uscito sempre per Einaudi il suo seguito: La seconda ora d’arte . Mentre ci immergiamo nelle atmosfere rinascimentali, classiche o barocche, ci sembra di trovarci nella galleria di un museo o nel silenzio di una chiesa insieme allo stesso Montanari, intento a spiegarci i segreti, le curiosità, la storia e l’evoluzione di ogni opera. Vediamo allora più nello specifico di cosa ci parla uno dei professori più amati d’Italia.

Speciale libri illustrati e da collezione: 4) "L'ora d'arte" e "La seconda ora d'arte" di Tomaso Montanari (Einaudi)
 

Il primo volume vede in copertina un pittore certamente celebre, ma non così famoso come altri del suo tempo: si tratta di Lorenzo Lotto e la scena rappresentata è tratta da Madonna in trono con il Bambino e i santi Giuseppe, Bernardino da Siena, Giovanni Battista e Antonio abate e angeli (altresì nota come Pala di San Bernardino, oggi conservata presso la Chiesa di San Bernardino in Pignolo a Bergamo). Così, siamo già dentro le spire dell’arte, nei luoghi stessi in cui essa si compie e si manifesta, senza ancora aver aperto la prima pagina.

Se c’è una difficoltà quando si scrivono libri di questo genere, non è soltanto quella di renderli interessanti al grande pubblico senza scadere nella superficialità, ma anche la necessità di operare una selezione: di tutto non si può scrivere, quindi cosa scegliere? E poi, come raccontarlo? È lo stesso Montanari a spiazzarci, rispondendo così a questa domanda: “lo storico dell’arte sa che tradurre i valori figurativi in parole è una scommessa sempre inevitabilmente perduta. Perché se potessimo davvero “dirla”, di quell’opera d’arte non avremmo più bisogno”.

Occorre allora prendere questi libri, bellissimi e ricchi di informazioni – oltre che di immagini –, per ciò che sono: un inizio, uno spunto, magari un invito a recarsi di persona nei luoghi qui raccontati per fare l’esperienza dell’arte, al di là del leggerla. Da Orbetello al Pantheon, da Cimabue a Donatello, da Piero della Francesca a Giovanni Bellini, e poi avanti verso mostri sacri come Caravaggio, Bernini, Salvator Rosa, Goya, Vermeer, si spazia davvero moltissimo in questo viaggio figurato tra le lettere e i colori.

Non è da meno La seconda ora d’arte, che nel 2021 ha riproposto il formato vincente del primo tomo per continuare questa esperienza artistico-letteraria attraverso altre pennellate e altri nomi, ma anche altre città. Mentre nel libro precedente la Toscana gioca infatti un ruolo da protagonista, qui ci spostiamo a Modena, a Camerino, a Napoli, a Superga, a Roma, a Venezia. Si viaggia con l’immaginazione e non ci si limita ad analizzare le opere, ma ci si ritrova a seguire un vero e proprio discorso sull’arte che la osserva da differenti prospettive, crea collegamenti, opera confronti, spiega e permette di comprendere. Ma attenzione: non bisogna mai correre il rischio di cadere nella mercificazione dell’arte, oggi più che mai strumentalizzata per diventare un prodotto pronto all’uso da postare sui social, senza però essere vissuta in profondità. Scrive a tal proposito Montanari: “ammesso (e per nulla concesso) che questa spintissima mercificazione serva a vendere qualche biglietto in più per i musei (che abbiamo cominciato a misurare sul fatturato …), è certo che non alimenta in alcun modo il nostro dialogo con l’arte”. Cosa che riescono a fare, invece, i due volumi editi da Einaudi, nel loro valore tanto contenutistico quanto estetico.

Li consigliamo perché: sono uno strumento utile, forse necessario, certamente originale e autorevole per avvicinarsi al mondo dell’arte, apprezzandolo al di là dell’ovvia retorica che troppo spesso impedisce di interpretarne la vera natura.

Enigma Raffaello a cura di Pio Baldi e Alice Militello (Skira)

Quando si parla di libri illustrati e di arte una casa editrice che svolge un ruolo di primo piano è ovviamente Skira, ben nota per la pubblicazione dei principali cataloghi di mostre e di pregiati volumi con contenuto artistico. In questo caso, però, vi presentiamo qualcosa di molto speciale, poiché non si tratta soltanto di un libro, bensì di un vero e proprio progetto, che prende appunto il nome di Enigma Raffaello . L’ipotesi avanzata alla base di un lavoro in cui sono coinvolti importanti enti di ricerca è che la morte di Raffaello non sia avvenuta per cause naturali, ma per avvelenamento; si tratterebbe quindi di un omicidio, scenario capace di cambiare completamente la visione che abbiamo dell’artista, nel contesto della Roma in cui operava.

Dietro a un piano tanto ambizioso e impegnativo vi sono numerose istituzioni, tuttavia a tenere le capofila sono l’Accademia dei Virtuosi, l’Accademia di Belle Arti di Roma, i Musei Vaticani e la Sapienza Università di Roma. Il libro che qui vi consigliamo, appena dato alle stampe da Skira con il titolo di Enigma Raffaello. Fortuna, rivalità, contrasti: il mistero della morte del Sanzio , intende proprio fare il punto della situazione sul progetto in questione, allargando poi il discorso alla figura del pittore urbinate in relazione agli altri artisti del suo tempo, ai luoghi a cui fu legato – a cominciare dal Pantheon, in cui si trovano le sue spoglie – e a quelle ipotesi che potrebbero fornirci una rilettura non soltanto della vita, ma anche del personaggio stesso e, di conseguenza, della sua arte.

Speciale libri illustrati e da collezione: 5) "Enigma Raffaello" a cura di Pio Baldi e Alice Militello (Skira)
 

A curare il volume è, insieme ad Alice Militello, Pio Baldi, Presidente della Pontificia Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. È da lui e dallo stretto rapporto con uno dei più significativi monumenti della capitale che prende origine la domanda centrale dell’intero progetto: la tomba qui collocata – dove si può leggere la bella epigrafe di Pietro Bembo “Qui c’è quel Raffaello, dal quale finché visse, Madre Natura credette di essere vinta e quando morì temette di morire con lui” – contiene davvero i resti del grande artista? E a seguire, si pone il secondo quesito cruciale: come è avvenuta la morte del maestro?

È per rispondere a questi dubbi legittimi, la cui validità viene ampiamente spiegata nel libro di cui stiamo parlando, che nasce il programma Enigma Raffaello, il quale si ripropone, attraverso la riesumazione dei resti e l’utilizzo delle tecnologie più avanzate di cui siamo in possesso, coadiuvate dagli studi storico-scientifici, di far emergere la verità al riguardo.

È lo stesso Baldi che spende non poche parole per farci comprendere l’importanza di un aspetto della vita (e della morte) del Sanzio che ad alcuni potrebbe sembrare non troppo rivelante, e invece lo è eccome. “Le esumazioni di personaggi illustri e le conseguenti indagini hanno rivestito, negli ultimi anni, un triplice interesse: antropologico, storico e medico. Antropologico perché, dall’aspetto e dall’incidenza delle diverse patologie è possibile risalire, in via indiretta, alle abitudini e allo stile di vita delle popolazioni del passato. Sul profilo storico e medico perché la ricerca dell’epoca d’insorgenza di alcune malattie attuali e la ricostruzione, almeno ipotetica, delle prime vie di diffusione delle malattie infettive non possono che suscitare un altissimo interesse nel campo della medicina”.

Se poi si dovesse scoprire che la morte di Raffaello fu causata da avvelenamento con arsenico, la questione diventerebbe ancora più spinosa e certamente interessante sotto vari punti di vista.

Lo consigliamo perché: coniuga la bellezza delle opere d’arte firmate da Raffaello e dai suoi contemporanei con una ricerca scientifica che potrebbe rivelarsi tra le più importanti di questo secolo. Non solo: il libro è molto di più, poiché a partire da questa ipotesi coglie l’occasione per sondare i rapporti tra il Sanzio e i suoi avversari – Michelangelo in primis –, ne traccia un fedele ritratto della personalità e delle abitudini al di là della leggenda, crea collegamenti profondi tra la sua arte e i luoghi in cui si trovò ad operare. Si tratta, infine, della dimensione editoriale di un progetto estremamente più ampio e complesso, che vale senza dubbio la pena di conoscere.