Mafie, Le mani in pasta: storia di coraggio e legalità che parte dalla terra

Carlo Barbieri per Jaca Book ripercorre la nascita e l'evoluzione della Cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra e di chi coltiva terre confiscate alla mafia

Libri & Editori
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Le mani in pasta, le mafie restituiscono il maltolto

Arriva in libreria per Jaca Book Editrice Consumatori Le mani in pasta. Le mafie restituiscono il maltolto di Carlo Barbieri. Il volume, pubblicato nella collana Contastorie diretta da Daniele Biacchessi, ripercorre la nascita e l'evoluzione della Cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra e delle altre cooperative che coltivano le terre confiscate alle mafie.

Accompagnato dagli interventi di Daniele Biacchessi, giornalista e scrittore e Marco Pedroni, presidente di Ancc-Coop, il libro restituisce una bella pagina della recente storia italiana che ancora oggi continua.

A distanza di quindici anni dalla prima pubblicazione, il racconto di Carlo Barbieri, oggi arricchito e aggiornato, narra una storia di coraggio e legalità che parte dalla terra e dai suoi prodotti e spiega come un'economia solidale sia una strada percorribile.

Siamo nel 2001, quando a San Giuseppe Jato, comune che non raggiunge i 10.000 abitanti in provincia di Palermo, un piccolo gruppo di giovani volenterosi intraprendono un percorso straordinario, negli anni sfociato in una galassia di imprese che lavorano da Nord a Sud. I loro prodotti non sono soltanto buoni, sanno di giustizia. Il lavoro sui terreni confiscati ha portato infatti alla produzione di olio, vino, pasta, taralli, legumi, conserve alimentari e altri prodotti biologici contrassegnati dal marchio di qualità e legalità Libera Terra.

Ogni anno su questi terreni si svolgono i campi di volontariato internazionale con giovani provenienti da ogni parte del mondo. In Sicilia la Cooperativa Placido Rizzotto effettua l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. In Calabria la cooperativa sociale di lavoro e produzione Valle del Marro-Libera Terra coltiva nella Piana di Gioia Tauro 60 ettari di terreni confiscati alla 'ndrangheta.

Questi sono solo alcuni esempi felici, storie di un modello produttivo e imprenditoriale alternativo, contrapposto a quello mafioso, un modello che contribuisce ad una crescita economica sociale e culturale del Paese sotto il segno della legalità e dell'impegno civile.

Un riscatto che passa anche attraverso le scelte dei consumatori: "La lotta alle mafie - dice nella prefazione Marco Pedroni, presidente dell'Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori (Ancc)-Coop - si fa anche scegliendo prodotti e produttori che agiscono così, che sono puliti, che non cedono alla corruzione o alle intimidazioni, che rispettano l'ambiente, che pagano correttamente i lavoratori e le tasse". Una scelta, seminare la legalità, per «contaminare positivamente tutta l'Italia». Editrice Consumatori, la casa editrice di proprietà di Coop, aveva dato alle stampe 15 anni fa la prima edizione del libro.

A 25 anni dall'approvazione della legge 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi, e a vent'anni dalla nascita della cooperativa Placido Rizzotto - Libera Terra Carlo Barbieri ci racconta il riscatto di una terra che riesce a estrarre buona pasta dalle storie di violenza che ancora purtroppo la affliggono. Qui tutte le ricorrenze del 2021 e lo sviluppo delle Cooperative di Libera Terra.


 

Carlo Barbieri

Nato a Milano nel 1955, ha lavorato per più di 43 anni in Coop Italia, il Consorzio Nazionale delle Cooperative di Consumo aderenti a Legacoop. Come dirigente commerciale è entrato in contatto con la realtà delle Cooperative sociali Libera Terra, delle quali ha cercato di valorizzare i prodotti all'interno delle strutture di vendita Coop.

Analogamente si è prodigato per la valorizzazione delle produzioni italiane tradizionali di qualità insieme agli amici di Slow Food. Ha rappresentato Coop Italia all'Assemblea dei Soci dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e sin dalla sua nascita siede nel Consiglio d'Amministrazione dell'Agenzia Cooperare con Libera Terra.

Da qualche anno in pensione, vive tra Portogallo e Italia. Questo è il suo primo libro con Jaca Book.

Un crowdfunding per produrre anche un film

Si chiamerà "Le mani in pasta - I prodotti nati sui terreni confiscati alle mafie" il film prodotto e diretto da Daniele Biacchessi, liberamente tratto dal libro di Carlo Barbieri e edito da Jaca Book e Editrice Consumatori. Barbieri, con lo stesso Biacchessi, firma la sceneggiatura. Il film, illustrato da Giulio Peranzoni, con voci narranti di Daniele Biacchessi, Tiziana Di Masi e Francesco Gerardi, musiche di Gaetano Liguori, sarà finanziato in crowdfunding a partire dal 1° settembre.

Nella primavera del 2022 è prevista la sua distribuzione, che inizialmente avverrà su canali alternativi già sperimentati con successo per altri film (questo è il settimo) di Biacchessi.

La scelta del crowdfunding non è una semplice raccolta fondi, ma una forma di condivisione del progetto con il suo pubblico. La pellicola, girata in digitale in alta definizione, sarà riversata anche su un box dvd e acclusa a una ristampa del libro per il mercato editoriale.

"La struttura filmica – spiega Biacchessi – interseca illustrazioni con video e immagini statiche, come quelle che ritraggono Placido Rizzotto, del quale non possediamo nulla in movimento".

Altre informazioni sono sulla pagina Facebook "Le mani in pasta", mentre i fondi si raccolgono su www.produzionidalbasso.it.