Neri Pozza, 6 libri da non perdere per celebrare i 75 anni della casa editrice

Speciale Neri Pozza, sei titoli da non perdere e il racconto in prima persona del direttore editoriale Giuseppe Russo

di Chiara Giacobelli
Libri & Editori
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La casa editrice Neri Pozza compie 75 anni, l’intervista di affaritaliani.it al direttore editoriale Giuseppe Russo e sei consigli di lettura

La casa editrice Neri Pozza compie ben 75 anni, un traguardo che è stato festeggiato con molti titoli in uscita e con la quinta edizione del Premio Neri Pozza, che pubblica un talento ancora sconosciuto dandogli la possibilità di farsi apprezzare su una scena editoriale più ampia. 

Firma storica dell’editoria italiana, Neri Pozza – che prende il nome dal suo fondatore – ha visto un suo primo momento glorioso nel dopoguerra fino agli anni Sessanta circa, per tornare di nuovo in auge dal 2000 in poi, quando ne ha preso la direzione editoriale Giuseppe Russo. Realtà che non si è mai conformata alle letture commerciali talvolta discutibili, è ugualmente riuscita a ritagliarsi una nicchia di affezionati sempre più ampia, occupando oggi un segmento importante del mercato, con autori italiani e stranieri di tutto rispetto. 

“Sin dagli esordi la mia volontà è stata quella di tornare alla grande stagione letteraria di un tempo, puntando sulla qualità e sull’alta cultura, nelle forme che il nuovo millennio ci mostra – ha spiegato ad Affaritaliani.it il direttore editoriale Giuseppe Russo – Pertanto non pubblichiamo niente che sia intrattenimento fine a sé stesso, ma andiamo alla ricerca di quella narrativa che abbia un valore conoscitivo, ad esempio contribuendo alla scoperta del nostro passato attraverso il romanzo storico”. 

Dunque una particolare attenzione nei confronti del genere storico, ma anche degli scrittori prettamente letterari, che aprono a universi linguistici nuovi e sono quindi voci mai ascoltate prima. Ad esempio, la collana Bloom vanta autori di valore come Eshkol Nevo, Edward St Aubyn, William Boyd e Amitav Ghosh. C’è poi la sezione di saggistica, volta alla riflessione sul presente e sulla modernità, nonché aperta alle forme innovative di pensiero critico; infine, la riscoperta dei grandi classici, da Romain Gary a Erich Maria Remarque fino a Giuseppe Berto, uno dei maggiori scrittori del Novecento italiano. 

“Per la prima volta quest’anno Neri Pozza ha vinto il Premio Strega con Due vite di Emanuele Trevi – ci ricorda ancora Giuseppe Russo – lo trovo un segnale positivo, poiché indica che il maggiore premio letterario italiano continua a contribuire, come da tradizione, alla vera letteratura. D’altra parte, è indubbio che Trevi sia uno degli scrittori contemporanei che merita di essere classificato tra i migliori”.

Infine, se chiediamo a Russo quale sia un titolo di recente pubblicazione che ha nel cuore e che ci consiglierebbe di leggere, la sua scelta ricade su La donna che decise il suo destino. Vita controcorrente di Cristina di Belgioioso. Firmato dal giornalista e scrittore Pier Luigi Vercesi, questo romanzo rientra appunto nel genere storico che costituisce una fetta importante del catalogo Neri Pozza e racconta la storia di Cristina Trivulzio di Belgioioso, definita da Carlo Cattaneo “la prima donna d’Italia”. 

La contraddistinse una personalità forte, ribelle e rivoluzionaria, che la portò ad andare contro le convenzioni per seguire i propri ideali in ogni ambito della sua vita, intensa, avventurosa e piena di colpi di scena. Nell’anniversario dei 150 anni dalla sua morte, questo splendido libro ne riporta alla luce la vera identità e i fatti senza la distorsione di tanta leggenda, grazie anche al ritrovamento di lettere e documenti.

Dal matrimonio con il bello e maledetto Emilio Barbiano di Belgioioso ai salotti parigini in cui concentrò il fermento artistico e intellettuale dell’epoca, dalle lotte a favore delle classi più indigenti alla fondazione di giornali politici, dall’organizzazione degli ospedali da campo durante la Repubblica Romana fino ai viaggi in giro per il mondo, gli attentati subiti, i molti nemici e i numerosi amanti, questa è una storia che non potrà fare a meno di appassionarvi, tanto incredibile quanto vera.   

Un uomo sottile di Pierpaolo Vettori 

Si è aggiudicato il Premio Neri Pozza nella sua quinta edizione Pierpaolo Vettori, autore che già in passato aveva dato prova del suo talento arrivando per ben due volte finalista al Premio Calvino. Un uomo sottile arriva dopo i suoi precedenti romanzi La notte dei bambini cometa, Le sorelle Soffici, La vita incerta delle ombre e Lanterna per illusionisti; racconta la storia dello scrittore appena scomparso Daniele Del Giudice: utilizzando uno stile innovativo e d’avanguardia, con frammenti brevi e cambi di prospettiva, il narratore dialoga con i personaggi dei libri di Del Giudice, quasi fossero persone reali; ne esce fuori una storia privata densa di sofferenza, simile a quella che ha colpito l’autore de Lo stadio di Wimbledon e gli ha impedito di continuare a scrivere. 

A proposito di come questo libro sia stato concepito e sviluppato, lo stesso Vettori ha spiegato ad Affaritaliani.it: “parafrasando il pugilato, è stata una combinazione di colpi che mi ha messo al tappeto. Ho scoperto per caso, su una bancarella dell’usato, Atlante occidentale e la lettura mi ha letteralmente sconvolto; non credevo esistesse un romanzo così brillante, senza antenati e senza successori: una specie di bellissimo monolite. Il secondo colpo e il definitivo knock-out è stata la scoperta della malattia di Del Giudice. Immediatamente ho pensato che avrei voluto sentire ancora la sua voce, che avrei potuto cercarlo nelle pieghe dei suoi libri e farlo parlare di nuovo”.

Breve, incisivo e originale, Un uomo sottile adotta da Del Giudice anche il linguaggio, attraverso il quale l’autore voleva – al pari di Vettori – descrivere un mondo in inesorabile cambiamento per l’avvento del digitale e le nuove scoperte scientifiche, in particolare quelle relative alla meccanica quantistica. Ecco allora che il romanzo si presenta come una composizione di piccole tessere intercambiabili, minime riflessioni sullo svanire nel nulla, mescolando realtà e fantasia in modo che il lettore possa avere una sua personale esperienza, differente a seconda del punto di vista che decide di adottare.

Lo consiglio perché: è un romanzo con una struttura peculiare e un soggetto in apparenza poco commerciale, eppure riesce ad arrivare in maniera diretta ai lettori e a coinvolgerli in un’esperienza interattiva, dove essi stessi diventano protagonisti della storia che vogliono costruire. Un meritato Premio Neri Pozza 2021. 

Natale con i fantasmi di autori vari

Non può di certo mancare, in questa selezione di libri che capita proprio alla fine del 2021, una strenna natalizia che si rispetti. Neri Pozza ha pensato di dare vita a una raccolta perfetta per l’atmosfera invernale, ma con un pizzico di magia in più, in quanto legata al mondo della letteratura gotica, dei fantasmi e delle antiche leggende. Otto sono gli autori bestseller scelti per Natale con i fantasmi: Bridget Collins, già nota per Il rilegatore, con il racconto Uno studio in bianco e nero; Imogen Hermes Gowar, apprezzata autrice Einaudi, con L’inquilina di casa Thwaite; Natasha Pulley, nota firma della Bompiani, con I cantori delle anguille; Jess Kidd, della stessa casa editrice e dal talento noir, con Lily Wilt. Ovvero, del giglio appassito; Laura Purcell, autrice dei celebri Gli amici silenziosi e Il filo avvelenato, con La sedia di Chillingham; Andrew Michael Hurley, che ha già tre romanzi di successo alle spalle, con Sempreverdi di Natale; Kiran Millwood Hargrave, salita alla ribalta grazie al bellissimo Vardø. Dopo la tempesta (Neri Pozza, 2020), con Isolamento; infine, Elizabeth Macneal, autrice de La fabbrica delle bambole, con Mostro. 

Dunque, una serie di racconti che cercano da una parte di catturare al meglio l’atmosfera dell’inverno, con il suo clima gelido e le giornate scure, dall’altra di tornare all’epoca vittoriana, probabilmente il periodo migliore per ambientare una storia di fantasmi. Qui dentro, in questo regalo natalizio appositamente confezionato da Neri Pozza per i suoi lettori, la narrativa storica si fonde all’horror, il noir si intreccia con il sovrannaturale e il fantastico gioca con il thriller, spaziando fino a toccare i temi della follia, delle ossessioni, del terrore e del lutto. 

Lo consiglio perché: è il compagno ideale per trascorrere un Natale ricco di sorprese, colpi di scena e qualche brivido, senza mai annoiarsi e facendo volare la fantasia.  

Lincoln Highway di Amor Towles

La Linconl Highway fu la prima strada ad attraversare l’America da est a ovest e viceversa. Da Morgen, in Nebraska, l’ex detenuto Emmett Watson può prendere verso San Francisco e arrivare giusto in tempo per la festa del 4 luglio, oppure andare in direzione di New York, come vorrebbero i suoi compagni di prigionia, per mettersi alla ricerca di fortuna. In un caso o nell’altro, la strada è la grande protagonista di questa storia tutta americana, che ci ricorda lo spirito di On the road di Kerouac e i “fuochi cupi del tramonto” di Willa Cather. 

Al primo posto nella classifica del New York Times, Lincoln Highway è uno dei libri più importanti del 2021 per la casa editrice Neri Pozza, che di Amor Towles ha già pubblicato l’apprezzato Un gentiluomo a Mosca e prima ancora La buona società. Questa volta lo scrittore di Boston ci riporta alle atmosfere tipiche della grande letteratura americana: il tema del viaggio, della strada, dell’andare più per feroce necessità che per concrete motivazioni; il tutto, nel contesto di un’America che si mostra e si lascia scoprire, città dopo città, in un lungo cammino personale, oltre che reale

Il romanzo di Towles scivola via con estrema facilità e scorrevolezza, nonostante le oltre 600 pagine intense e ricche di personaggi, avventure, trame e sottotrame. C’è una distanza linguistica e stilistica notevole con la Beat Generation, oltre a una differenza di tempi e di temi, eppure è a Kerouac che si continua a pensare quando si seguono i protagonisti nel loro andare e venire che lascia tutti un po’ insoddisfatti, alla perenne ricerca ciascuno di qualcosa. 

“Se fosse stato per Woolly, non avrebbero trascorso la notte a Manhattan. Non ci sarebbero nemmeno passati. Sarebbero andati dritti a Hastings-on-Hudson, a casa di sua sorella, e da lì sugli Adirondack. 
Il problema di Manhattan, secondo il punto di vista di Woolly, il problema di Manhattan era che era terribilmente permanente”. 

Queste poche righe contengono in sé il germe dell’intero romanzo: quell’esigenza di impermanenza che caratterizza le figure principali del libro, ognuna delle quali è concentrata soltanto sulle proprie esigenze, eppure quasi non vede l’ora di farsi portare fuori strada da qualcun altro. Non meno importante, c’è la cornice di paesi e paesaggi, luoghi e nomi poco conosciuti: la grande periferia dell’America meno battuta, gli spazi immensi che si estendono tra una città e l’altra, uniti soltanto da una magica striscia di asfalto, da percorrere a bordo di una Studebaker azzurra del 1948. 

“Meravigliosamente scritto… un classico che continueremo a leggere negli anni a venire”, secondo Jenna Bush Hager. 

Lo consiglio perché: è uno dei titoli più importanti nel catalogo 2021 Neri Pozza, nonché un grande romanzo che non passerà di moda ed è già in vetta alle classifiche americane. 

Figlie della notte di Laura Shepherd-Robinson

Sulla scia del successo de I delitti Mitford, Neri Pozza pubblica in Italia Figlie della notte, un thriller/giallo ambientato nella Londra di fine Settecento. Le cosiddette “figlie della notte” sono, come ben si può intuire, le prostitute, talvolta vittime di soprusi e assassini che soltanto in rari casi sfociano in circostanze interessanti, come accadde per Jack Lo Squartatore. Per il resto, nessun giudice né poliziotto è disposto a perdere tempo dietro alla morte di una cortigiana d’alto bordo, anche se si tratta della nota Lucy Loveless e viene trovata agonizzante nei Vauxhall Pleasure Gardens. 

È a questo punto che entra in gioco la protagonista del nostro romanzo: Caroline Corsham, moglie del capitano Henry Corsham. La donna doveva incontrare la nobile italiana Lucia di Caracciolo al termine della Dark Walk e proprio quella sera aveva incrociato uno strano uomo incappucciato, con il volto coperto da una maschera per la peste; poco dopo, le si era presentato lo spettacolo terrificante della sua amica ferita a morte, sulla quale aveva tuttavia scoperto il segreto della falsa identità. Un insieme di misteri e coincidenze troppo piccanti, coinvolgenti e strani per poter essere messi da parte da una ribelle come Caroline, che i lettori inglesi di Laura Shepherd-Robinson hanno già imparato a conoscere nel precedente romanzo Blood and Sugar. 

Da questi presupposti intriganti prende avvio un giallo che, sebbene può sì essere inserito in tale genere, va oltre la mera investigazione o la ricerca dell’assassino e si intreccia con le molteplici forme del romanzo storico. Così, accanto alle indagini che la protagonista conduce insieme al detective fallito Peregrine Child, l’autrice ci racconta tutto il mondo della Londra che non dorme nelle notti del XVIII secolo, tra bordelli, giardini, taverne e l’insieme dei pittoreschi personaggi che popolano questi luoghi malfamati. 

La ricchezza dei dettagli lo rende il frutto di un accurato lavoro di ricerca che, facendo emergere lati oscuri del nostro passato, ne fa letteratura di conoscenza e non di mero intrattenimento, come ha spiegato il direttore editoriale Russo a proposito del catalogo Neri Pozza. D’altra parte, è la stessa autrice, laureata in Scienze Politiche e con un lavoro in politica di quasi vent’anni alle spalle, a raccontare quante domande abbia fatto e quanti documenti abbia consultato per ricostruire con esattezza non soltanto il contesto dell’epoca, ma anche i mestieri, le atmosfere e i comportamenti, in modo che questi risultassero il più credibili possibile. Da Covent Garden al Theatre Royal, dai Vauxhall Pleasure Gardens al mercato dei vestiti usati Rag Fair, siate pronti a perdervi tra gli angoli più oscuri della Londra pre-vittoriana. 

Lo consiglio perché: per chi ama il genere del romanzo storico e del giallo, Figlie della notte è il titolo giusto, ottimo compagno delle sere invernali.  

Fango e stelle. Viaggio in Russia in compagnia di Puškin, Tolstoj e altri geni dell’Età dell’Oro di Sara Wheeler

Concludiamo questo speciale dedicato alla casa editrice Neri Pozza e ai suoi 70 anni di pubblicazioni con un titolo di saggistica. Fango e stelle. Viaggio in Russia in compagnia di Puškin, Tolstoj e altri geni dell’Età dell’Oro è l’accurato e coinvolgente lavoro realizzato da Sara Wheeler, insegnante di Oxford, editor e autrice, a proposito dei grandi scrittori russi. È insieme a loro che partiamo per un affascinante viaggio lungo la linea Transiberiana in pieno inverno, per spostarci poi sulle onde del Mar Nero d’estate: otto fusi orari per i personaggi che segnarono la storia della letteratura mondiale e posero la Russia al centro del dibattito intellettuale dell’epoca; eppure, non sempre le loro vite coincidevano con i capolavori che riuscivano a partorire. 

Ironico, ricco di dettagli curiosi e inediti, interessante sotto ogni punto di vista, questo corso intensivo sui classici russi ci fornisce le informazioni essenziali non soltanto sulle opere principali come Anna Karenina, Guerra e Pace, I fratelli Karamazov, Delitto e castigo, Le anime morte e molti altri, ma ci permette anche di stringere amicizia con autori immensi che siamo abituati a vedere come mostri sacri della letteratura: di certo lo erano, ma erano anche uomini licenziosi, fragili, talvolta disadattati e poveri in canna, che dietro al genio nascondevano un’indole fuori dal comune, non di rado solitaria e tormentata. 

Lo consiglio perché: è un modo alternativo, piacevole e immediato per imparare qualcosa in più sulla letteratura russa e sugli autori che la resero grande.