Salone del Libro di Torino riparte in presenza, eventi fino al 18 ottobre
Nicola Lagioia, presidente del Salone del Libro: “Emozionato come la prima volta, Torino per 5 giorni capitale mondiale della cultura”
Il Salone del Libro di Torino è tornato in presenza per un’edizione numero 33 molto attesa, dopo il duro anno del Covid, dei lockdown e degli eventi telematici a distanza. Centinaia le persone in coda fuori dal Lingotto, con lunghi serpentoni di visitatori in attesa di entrare dopo aver completato le procedure di controllo, compresa quella del Green Pass. Molte le scolaresche, arrivate anche con bus da fuori città.
"Sono emozionato come se fosse la prima volta” ha dichiarato il direttore del Salone del Libro Nicola La gioia. “Dopo oltre due anni di assenza, anche se abbiamo fatto iniziative per le scuole e online, obiettivamente tornare in presenza è un'altra cosa".
"Qui il mondo del libro - ha aggiunto - ritrova la sua casa. Tra l' altro è il primo tra gli eventi internazionali legati al libro che viene fatto. Torino e Italia fanno da apripista e questo è un motivo di orgoglio".
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"Quest'anno - ha detto ancora - non è un’edizione in cui dobbiamo fare numeri record ma ritrovare la nostra comunità. E un'edizione che passerà alla storia perché segna un prepotente ritorno alla normalità".
Lagioia: “Col salone del Libro, Torino per 5 giorni capitale mondiale cultura”
"Per cinque giorni e cinque notti Torino diventa la capitale mondiale della cultura, con autori dai quattro angoli del mondo", ha poi affermato il direttore del Salone internazionale del libro di Torino, Nicola Lagioia, inaugurando l'edizione 2021 della kermesse.
"Ci sono le file fuori - ha aggiunto - i ragazzini che entrano. È emozionante. Cinque mesi fa abbiamo fatto una riunione drammatica per decidere se fare il Salone o no, dovevamo fare una scommessa. Scommettere sul fatto che le cose sarebbero andate bene significava scommettere sul futuro".
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“È primo evento internazionale di questa portata dedicato al libro - ha detto - e Torino e l'Italia fanno da apripista. Abbiamo un piccolo record che rimarrà tale anche nei prossimi mesi. C'è una responsabilità che ci prendiamo, ma c'è anche tanto orgoglio".
"C'è voluto coraggio - ha concluso - c'è voluto il sostegno delle istituzioni, degli editori che sono tornati in maniera importante, degli autori italiani e internazionali".
Mattarella: “Il Salone del Libro è fondamentale per la vita culturale del paese”
"Il Salone del libro costituisce un appuntamento fondamentale per la vita culturale del nostro Paese". È quanto sottolinea il Capo dello Stato Sergio Mattarella in un messaggio inviato in occasione dell'apertura della 33esima edizione del Salone internazionale del libro di Torino. "Il suo ritorno in presenza - scrive il presidente Mattarella - dopo il tormentato periodo della pandemia è per tutti motivo di grande soddisfazione".
"Durante l'emergenza Covid - dice il Capo dello Stato nel messaggio inviato in occasione dell'apertura del Salone internazionale del libro di Torino - i libri sono stati per molti cittadini un rifugio, un alleato, un'arma contro la solitudine e lo sconforto".
"Laddove il virus ci costringeva a distanziarsi - prosegue - il libro ci ha permesso di avvicinarci a storie nuove, personaggi diversi e mondi inesplorati. Il libro è un bene inestimabile per l'umanità, e un prezioso e irrinunciabile veicolo di conoscenza, bellezza, confronto, crescita civile".
"Il libro - sottolinea il Capo dello Stato - non si esaurisce nel rapporto scrittore e lettore ma è il prodotto finale di un'industria culturale che costituisce una vera filiera e un motore essenziale di crescita per la nostra società e per la nostra economia. Per questo motivo - afferma ancora - è necessario che l'opera culturale sia rispettata, che i canali editoriali vengano resi accessibili ai nuovi talenti, che le piccole realtà editoriali vengano sostenute, che il ruolo prezioso di presidio culturale delle librerie di quartiere venga difeso e rafforzato accanto a una capillare diffusione della vendita online capace di raggiungere lettori anche nelle zone prive di librerie".
"Questa edizione del Salone del libro è significativamente intitolata a Dante, il più grande tra i poeti italiani e intellettuale impegnato a fondo nel rinnovamento dei costumi e della politica della sua epoca. Questa dedica è impegnativa e il mio augurio - conclude il presidente Mattarella - è che il mondo del libro e dell'editoria acquisti sempre maggiore slancio e rinnovata centralità all'interno della società rendendo gli italiani più colti, più liberi, più consapevoli".
Franceschini: “Nuova legge sul libro entro fine legislatura”
"Vorrei che la nuova legge sul libro venga approvata prima della fine della legislatura. Una legge che sostenga l'editoria, come già avviene con il cinema, così da aiutare l'intera filiera". Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenuto all'inaugurazione del Salone del libro di Torino.
Il ministro ha quindi ricordato le misure a sostegno dell'editoria adottate durante la fase acuta pandemia. "Abbiamo stanziato 30 milioni più altri 30 – ha aggiunto - per consentire alle biblioteche di acquistare libri del territorio e questa norma deve diventare permanente nel bilancio dello Stato.
La seconda misura, è stata, nelle zone rosse, far rimanere aperte le librerie insieme ai supermercati. Un segnale importante perché il libro è cibo per l'anima. Per una volta l'Italia è stata vista come punto di riferimento e non di arretratezza. Ciò che caratterizza questo comparto - ha concluso - è che chi sceglie di lavorarci lo fa per vocazione, ci mette il cuore".