Vitaliano Trevisan: “Prigioniero in psichiatria, se me ne vado rischio Tso”

Lo scrittore Vitaliano Trevisan annuncia su Facebook il suo ricovero in psichiatria partito da una segnalazione della compagna “lontana 500 km”

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AGGIORNAMENTO del 7 gennaio 2022: Morto Vitaliano Trevisan, lo scrittore è stato trovato senza vita in casa sua

Il post viene pubblicato martedì 5 ottobre sul suo profilo Facebook dallo stesso Vitaliano Trevisan, scrittore e regista vicentino: “Per accertare la mia ‘sanità mentale’ possono tenermi recluso 15 giorni. Ne sono passati tre. In teoria potrei chiedere di andarmene, essendo l’accertamento non coercitivo, ma, se lo facessi, come mi è stato fatto chiaramente intendere, rischierei il Tso. Perciò rinuncerò al mio diritto, non chiederò di andarmene e resterò in osservazione”. 

A riportare la notizia è il Corriere della Sera, che ha parlato al telefono con Trevisan. L’autore del romanzo I quindicimila passi, ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Montecchio Maggiore.

Tutto è nato da un Aso, un accertamento sanitario obbligatorio voluto dalla “compagna, che vive in Toscana e l’ha fatto mentre io ero qua, a 450 chilometri di distanza. L’ha fatta, sembra, per il mio bene, perché teme per la mia salute mentale: questo è. E io sono costretto qua perché una persona che è a cinquecento chilometri teme per la mia salute mentale”. 

L’avvocato di Trevisan, precisa il Corriere, ha confermato che lo scorso sabato lo scrittore è stato contattato dal comando dei carabinieri di Crespadoro che l’ha convocato in caserma, dove gli è stato notificato l’Aso. Poco dopo, un’ambulanza del 118 ha portato Trevisan in ospedale a Vicenza, da cui è stato trasferito in seguito a Montecchio. 

Vitaliano Trevisan, biografia

Nato a Sandrigo nel 1960, ha pubblicato con Einaudi Stile libero I quindicimila passi, un resoconto (2002, vincitore del Campiello Francia nel 2008), Un mondo meraviglioso, uno standard (2003), Shorts (2004, vincitore del Premio Chiara), Il ponte, un crollo (2007) e Grotteschi e Arabeschi (2009).

Per il teatro, Trevisan ha curato nel 2004 l'adattamento di Giulietta di Federico Fellini e ha scritto, tra gli altri, Il lavoro rende liberi, messo in scena nel 2005 da Toni Servillo, e i monologhi Oscillazioni e Solo RH, pubblicati da Einaudi nel volume Due monologhi (2009).

Per il cinema, è stato sceneggiatore e attore in Primo amore di Matteo Garrone e attore in Riparo di Marco Simon Puccioni. Nel 2009 è uscito in Francia anche Il ponte. La traduzione francese de I quindicimila passi è stata accolta con favore da pubblico e critica. Sempre per Einaudi, nel 2011 pubblica Una notte in Tunisia e nel 2016 Works.