3BMeteo, il 95% degli italiani guarda le previsioni: non solo prima di uscire

Secondo la ricerca Eumetra la maggior parte degli italiani guarda le previsioni meteo per passione o necessità, prima di andare al lavoro o in vacanza

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3BMeteo, il 95% degli italiani, di tutte le età, consulta le previsioni meteo. Lavoro, vacanze, sport, ma non solo. L'indagine sulle esigenze del pubblico

La ricerca indaga il rapporto degli italiani con il meteo. Commissionata da 3BMeteo in collaborazione con la concessionaria di pubblicità IOL Advertising del gruppo Italiaonline, cui è affidata in esclusiva la pianificazione di 3Bmeteo – sito e app, la ricerca realizzata dall’istituto di ricerca Eumetra è nata con l’obiettivo di conoscere le esigenze del pubblico, individuare come interagisce con il meteo in generale e con il brand 3Bmeteo. L’analisi del profilo del target si inserisce nella strategia di 3Bmeteo di fornire un servizio di qualità, che rispetti le esigenze del pubblico, soprattutto con l’intento di fornire informazioni e campagne pubblicitarie coinvolgenti e sempre più in linea con le aspettative dell’audience.

Forte di una frequenza elevata di consultazione con oltre 15 milioni di utenti unici al mese e 3 milioni di UU nel giorno medio che visitano il sito 3Bmeteo.com e utilizzano l’app Android e iOS (Audiweb agosto 2021), 3Bmeteo garantisce sia la viewability sia la brand safety, con un mix molto equilibrato di affollamento pubblicitario. Un approccio molto apprezzato dal suo pubblico come conferma l’analisi della notorietà: l’80% del campione conosce il brand, principalmente per il portale (26%), attraverso l’app (17%), il 12% per l’uno e l’altro, per finire con il 25% di chi conosce, ma non usa il servizio.

Nell’indagare la percezione della pubblicità emerge che, nel caso di 3Bmeteo, disturba meno della media di mercato mantenendo il valore più basso: 19% contro il 24 per cento. L’Azienda si conferma brand molto credibile e incassa giudizi più schiettamente positivi, anche quando si parla di argomenti collaterali come i cambiamenti climatici, l’inquinamento e la sostenibilità ambientale, i viaggi e gli itinerari turistici, la salute e l’attualità. L’affidabilità è premiata dal pubblico che riserva alla ‘precisione del prevedere il tempo che farà’ e alla ‘completezza delle informazioni’ un punteggio superiore alla media del mercato (73 contro 68 e 75 contro 70).

“Siamo soddisfatti dei risultati della ricerca, perché la credibilità e la notorietà emerse confermano i nostri sforzi e il nostro modello. Abbiamo creato un contesto stabile e naturale, senza sensazionalismi, con l’obiettivo di fornire sempre informazioni meteorologiche di qualità e certificate”, racconta Massimo Pietro Colombo, Consigliere di Amministrazione di 3Bmeteo. “Conoscere l’audience è importante per essere affidabile, anche quando si parla di pubblicità in linea con le aspettative del pubblico, che la percepisce come esperienza e arricchimento della navigazione. Da sempre, puntiamo sulla qualità delle informazioni e sul miglioramento costante del servizio. Affiancare ai dati di traffico, informazioni qualitative sul target di riferimento ci consente di dar vita con i nostri clienti a progetti pubblicitari coinvolgenti”.

Le previsioni meteo sono una informazione essenziale che fa parte della vita quotidiana di tutti noi e saper dosare tecnica e scienza come fa 3Bmeteo è l’unico approccio possibile per garantire un servizio di qualità, perché il meteo attiene sia la sfera emotiva sia quella razionale, tanto che la maggioranza degli italiani pensa che sia importante a livello di conoscenza e di informazione (60%), elemento condizionante l’umore (59%), argomento di conversazione (58%), nonché rilevante se si lavora all’aperto (28%).

Una audience che può essere segmentata per attitudine in “appassionati”, con il 36% di persone che non può fare a meno di guardare le previsioni; il 17% dei “meteoropatici” consulta il meteo qualche giorno prima di partire per le vacanze, o per praticare un’attività all’aperto. C’è anche in 16% di “funzionali” che considerano il meteo una “condizione” perché legato alla vita all’esterno o ritengono importante disporre delle corrette informazioni. Infine ci sono i cittadini che non hanno abitudini fisse di consultazione e rientrano nella categoria dei “disinteressati” nel 31% dei casi.

Dalla ricerca emergono altri dati quali-quantitativi sull’utilizzo dell’audience, che considera il meteo lo sparring partner ideale di ogni sport, soprattutto di quelli all’aperto: jogging (53%); ginnastica 31%; ciclismo 28%; calcio/calcetto 23%, tennis 18%; sci/sport invernali 17%.

Al di là di queste attività, anche il settore del Travel è un interlocutore ideale per chi “non può fare a meno” o “lo fa abitualmente” di conoscere le condizioni del tempo prima di partire soprattutto per i fine settimana o le gite (82%); per le ferie estive (75%); quelle invernali (65%); il ponte di Pasqua (64%); le festività di fine anno (54%).

“Siamo molto felici di rappresentare sul mercato 3Bmeteo che, come emerge dalla ricerca, realizza un prodotto accurato ed affidabile; il che è confermato dalle crescite continue del sito e dell’app, in termini di visite – dichiara Massimo Crotti, responsabile della concessionaria iOL Advertising -. Il fatto che l’utenza consideri l’advertising su 3Bmeteo meno invasivo che sui competitor è estremamente importante: affinché i KPI di valutazione delle campagne display funzionino correttamente, infatti, è necessario incontrare il destinatario in un atteggiamento ‘positivo’. Mi preme infine sottolineare come il sito sia il partner ideale per pianificare le attività di svago e quindi riunisca una audience con una buona predisposizione ad accogliere le comunicazioni di praticamente tutte le categorie merceologiche, oltre a quelle più core come il travel, l’automotive e il comparto sport.”

Realizzata nell’estate del 2021, la ricerca ha un campione di oltre 1.000 persone rappresentative della popolazione nazionale per genere, età (25-64 anni), area geografica e ampiezza dei centri di residenza e fotografa anche i canali consultati sempre e spesso: app (69%), portali (56%), televisione (42%), interfacce vocali (19%), radio (16%), quotidiani online (15%) e cartacei (9%).