Adv, crescono i ricavi pubblicitari: nel 2022 "Meglio del previsto"
Al livello globale la comunicazione e il digitale sono in crescita, anche in Italia, nonostante le situazioni geopolitiche mondiali
La stima semestrale di GroupM conferma con ottimismo una crescita nel settore pubblicitario e della comunicazione
Nonostante le situazioni geopolitiche mondiali e i timori per una imminente recessione, GroupM ha rilasciato le sue previsioni media semestrali, che a livello globale evidenziano una crescita dei ricavi pubblicitari, è quanto emerge dall'articolo pubblicato su Prima Comunicazione.
Queste previsioni vogliono rassicurarci che che non è prevista una situazione economica di pericolo: sono bassi livelli di disoccupazione, è elevato risparmio dei nuclei famigliari ed è alta creazione di nuovi business. Pertanto, i tassi di interesse sono in aumento, ma rimangono ai minimi storici, giustificando le aspettative di una decelerazione della crescita economica senza declino.
Per la situazione che riguarda il digitale, attualmente si prevede una crescita dei ricavi pubblicitari per le piattaforme digitali pure-play del 12%, un rallentamento rispetto al tasso di crescita del 30% previsto nel 2021. Secondo una definizione più ampia di pubblicità digitale, che include anche le estensioni digitali dei mezzi tradizionali, si stima che la industry rappresenterà 617 miliardi di dollari nel 2022, pari al 73% del suo totale.
In particolare, la televisione sta diventando sempre più globale come non lo era mai stata prima, si prevede una crescita del 4% nel 2022. La maggior parte dei servizi di streaming con sede negli Stati Uniti continua a investire in modo aggressivo nei contenuti in lingua locale mentre si sposta sui mercati esteri. Il panorama delle Connected TV, che include l’offerta pubblicitaria digitale dei servizi streaming, conquisterà quote di budget già esistenti anziché attrarne di nuove nella industry.
Sebbene la televisione rimanga migliore di molte altre alternative con cui soddisfare gli obiettivi di reach e frequenza, la sua sempre minor efficacia incoraggerà i marketer a esplorare strategie alternative. Il mercato di riferimento che monitoriamo prevede una crescita del 12%, poiché molti dei Paesi si sono avvicinati o stanno per superare i loro livelli pre-pandemici. Stimiamo che, il prossimo anno, l’Out of Home supererà i volumi del 2019, il che indica che gran parte della crescita che vediamo oggi può ancora essere considerata come il risultato di una fase di ripresa.
Mentre, in Italia, il mercato pubblicitario ha mostrato un inizio 2022 ricco di segnali positivi, che si sono purtroppo affievoliti in seguito allo scoppio della guerra Russia-Ucraina. Le stime presenti in questa release del This Year Next Year sono state elaborate proprio all’inizio di questa crisi, in un clima di totale incertezza sia macroeconomica, che relativa alle decisioni sui budget pubblicitari da parte dei clienti. Il valore stimato è intorno a +1%.