Agenzia Dire verso un nuovo amministratore delegato: Pistilli si dimette
Le motivazioni rese in una lettera: "La ragione principale che mi spinge a fare questa scelta è il senso di responsabilità verso l'agenzia"
Agenzia Dire, Stefano Pistilli si dimette da amministratore delegato
Si è conclusa dopo solo tre mesi l’esperienza di Stefano Pistilli come amministratore delegato dell’agenzia giornalistica Dire. La sua nomina aveva suscitato una forte ondata di sdegno, in quanto è stato uno dei manage vicini alla famiglia di Roberto Fiore, il leader neofascista di Forza Nuova condannato in primo grado per l’assalto alla Cgil dell’ottobre del 2021.
"Caro direttore, la presente per informarla di aver preannunciato all'editore la mia volontà di rassegnare le dimissioni dall'incarico a me assegnato": Lo scrive in una nota Pistilli.
La testata è alle prese con un fermo amministrativo da parte del ministero dell'Istruzione e un congelamento dei contributi per i servizi giornalisti resi a Palazzo Chigi. Da qui la decisione dell'editore di sospendere 17 dipendenti, arrivata dopo i licenziamenti (11 ad ora, dopo 3 reintegri).
"La ragione principale che mi spinge a fare questa scelta è il senso di responsabilità nei confronti dell'agenzia Dire - sottolinea l'ad - che vive un momento molto delicato, e ritengo sia nell'interesse superiore della società che non vi siano distrazioni né perdite di tempo prezioso per rispondere su fatti infondati e inesistenti di cui mi occuperò a tempo debito. Tutta l'azienda deve concentrarsi perché in tempi rapidi siano chiariti gli equivoci che mettono a rischio il futuro occupazionale da cui dipendono 120 famiglie e il pluralismo dell'informazione".
"Resta inteso - chiude Pistilli - che la mia disponibilità rimarrà invariata e metterò a disposizione tutte le mie competenze qualora fosse necessario".
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