Ai, al summit di cardiologia arriva Susan. Prima relazione al mondo di un Bot

L'avatar ha risposto a tutte le domande dei medici sul futuro del settore e poi li ha rassicurati: "Non voglio rubarvi il posto..."

di Redazione Mediatech
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Susan, avatar di intelligenza artificiale
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Ai, il futuro della cardiologia affidato ad un Avatar. La riunione di Torino entra nella storia

I progressi dell'intelligenza artificiale sono continui e non c'è giorno in cui non avvenga una scoperta nuova che lascia tutti senza parole. Questa é stata anche la reazione dei medici della 35esima edizione delle giornate di cardiologia, evento che si è svolto a Torino. Per la prima volta al mondo - si legge su La Stampa - un avatar cardiologo ha tenuto la relazione ad un congresso medico, dove le potenzialità dell'intelligenza artificiale (IA) sono state presentate direttamente da CHAT GPT-4, che ha risposto a 10 domande centrate sul tema "cuore". A porre le questioni sono stati il professor Gaetano Maria De Ferrari, direttore Cardiologia universitaria dell'Ospedale Molinette, il professor Amededo Chiribiri di Londra, il professor Amir Lerman della Mayo Clinic di Rochester USA ed il dottor Maurizio Roberto, direttore Cardiochirurgia di Cuneo.

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L'avatar cardiologo - prosegue La Stampa - ha accettato la proposta del professor De Ferrari di farsi chiamare Susan per la durata della sessione scientifica e ha chiarito che il suo compito e la sua capacità erano quelle di fornire risposte sulla base della consultazione di una smisurata banca dati mondiale aggiornata ad aprile 2023. Se è per questo, ha anche chiarito di non provare emozioni o sentimenti in prima persona ma di capire quelli dell'uomo, e di poter fornire informazioni su emozioni ed esperienze umane. Più in generale, Susan-GPT-4 ha chiarito che in ogni ambito medico non potremo mai più fare a meno della IA ma che dobbiamo vigilare sulla sua correttezza e che l'uomo, in particolare il dottore empatico, che prova emozioni e le comunica al paziente e allo studente, sarà sempre necessario, sia per curare i malati che per insegnare ai giovani. Poi ha concluso: "Tranquilli, non intendo rimpiazzarvi".