Alberto Negri, chi è l'inviato di guerra che documentò la fine dell'apartheid

Tutto quello che devi sapere su Alberto Negri, tra i più esperti e rinomati giornalisti e inviati di guerra italiani

Alberto Negri
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Alberto Negri, chi è il giornalista, saggista e inviato di guerra che vide la fine dell'apartheid e la caduta di Gheddafi

Alberto Negri sarà ospite questa sera, giovedì 31 marzo, da Corrado Formigli. Il celebre giornalista e inviato di guerra presenzierà negli studi di Piazzapulita su La7 insieme al professor Romano Prodi, i giornalisti Michele SantoroCecilia SalaMario CalabresiStefano FeltriDomenico Quirico; l’economista e docente dell’Università Bocconi di Milano Tito Boeri, l’ex deputata di Forza Italia Nunzia De Girolamo e lo scrittore Stefano Massini, che proporrà come di consueto uno dei suoi racconti.

Chi è Alberto Negri

Milanese, classe 1956, Alberto Negri è giornalista professionista dal 1982. Laureato in Scienze Politiche, dal 1983 al 1991 è stato ricercatore all’Ispi di Milano (Istituto di Studi di Politica Internazionale) e redattore della rivista settimanale Relazioni Internazionali. Non solo, Negri ha operato anche come inviato di guerra, seguendo sul campo la grande maggioranza dei maggiori eventi bellici e politici degli ultimi 35 anni. È, infatti, tra i più stimati giornalisti e inviati di guerra italiani.

Nel 2014, insieme al regista Italo Spinelli, ha realizzato il lungometraggio “Terre d’Islam. Storia delle rivolte arabe” (prodotto da Barter e Istituto Luce). Negli ultimi anni ha insegnato relazioni internazionali, storia del Medio Oriente contemporaneo e giornalismo ai master del Sole 24 Ore, alla Luiss, alla scuola di giornalismo Lelio Basso, tenuto numerose conferenze alle Università di Roma (Sapienza e Roma Tre), Milano (Statale) e Parma. É consigliere dell’Ispi, Istituto di Studi di Politica Internazionale di Milano.

La carriera di Alberto Negri

Alberto Negri, negli anni Ottanta, ha lavorato per il Corriere della Sera, Il Giornale e Italia Oggi. È stato per 30 anni, dal 1987 al 2017, inviato del Sole 24 Ore. Negri, in particolare, è specializzato nell’area Medio Oriente, Asia centrale, Africa e Balcani.

Alberto Negri, i reportage in tutto il mondo

Alberto Negri ha cominciato a 24 anni, viaggiando in Iran nel 1980, un anno dopo la rivoluzione. Successivamente, ha seguito la guerra civile in Libano, la guerra Iran-Iraq, l’Afghanistan, la prima guerra del Golfo nel 1990-91, la guerre civili in Somalia, Mozambico, Angola, Algeria (1992 -2000) Kurdistan (1991-2017), oltre a Eritrea, Etiopia, Senegal e Mali. Inoltre, è stato anche testimone della liberazione di Mandela in Sudafrica e la fine dell’apartheid.

Nella ex Jugoslavia, Negri è stato all’assedio di Sarajevo, alla guerra in Croazia, nelle Krajine, ha coperto il conflitto in Kosovo nel ’99, le rivolte in Albania, l’arresto e la caduta di Milosevic. Ha anche operato in America Latina, Asia centrale ed Estremo Oriente (Uzbekistan, Tagikistan, Cambogia, Vietnam, Laos). Negli anni Duemila ha seguito la guerra in Afghanistan, prima e dopo l’11 settembre (1994-2015), la guerra in Iraq dal 2003 con la caduta di Saddam fino al ritiro americano. Nel 2014 era sul fronte con l’Isis a Makhmur e poi nel 2016 all’assedio di Mosul.

Nel 2011 ha assistito sul campo alla fine di tre autocrati: Ben Alì, Mubarak, Gheddafi. E ancora, Negri ha coperto la guerra civile in Siria dall’inizio con servizi da Aleppo e Kobane (2011-2017). Seguendo poi gli sviluppi del conflitto dell’Iraq nel Kurdistan turco e iracheno. Negli ultimi 25 anni ha scritto numerosi reportage sulla Turchia fino al colpo di stato del 15 luglio 2016 dove è arrivato in ritardo, all’alba del 16 luglio, quando un carro attrezzi trascinava via dall’aeroporto l’ultimo tank dei golpisti.

Nel 2017 ha effettuato alcuni reportage in Turchia sul referendum presidenziale e i curdi e coperto le elezioni presidenziali in Iran. Per il Sole 24 Ore ha realizzato reportage e analisi su gas, petrolio ed energia, oltre che numerosi articoli di economia e finanza internazionale su Medio Oriente, Africa, Balcani, Asia centrale.

Alberto Negri, i libri

Oltre all’immensa opera di reportage, Negri è anche autore di alcuni libri: “Il Turbante e la Corona- Iran trent’anni dopoedizioni Marco Tropea uscito nel 2009 e “Il musulmano errante – Storia degli alauiti e dei segreti del Medio Oriente” – Rosenberg & Sellier (2017) che ha ricevuto il premio Capalbio 2017 per la saggistica internazionale.

Alberto Negri, giornalista pluripremiato

Il giornalista milanese ha ricevuto negli anni una lunga fila di premi. Nel 2007, Negri ha ricevuto il premio nazionale sul reportage di guerra “Antonio Russo”. Due anni dopo, nel 2009, ha vinto il premio internazionale Maria Grazia Cutuli. Poi, nel 2011, il premio Città di Viareggio per i reportage sulle rivolte arabe. Ancora, nel 2014, il premio Colombe per la pace. Poi, nel 2015 il premio Cutuli città di Foggia. Nel 2016 ha ricevuto il premio Guidarello a Ravenna per il giornalismo d’autore. Nel 2017 il premio Globo per il giornalismo dalla città di Cagliari. Nel 2017 il premio Capalbio di saggistica.

 

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