Ascolti, flop Porta a Porta. L'esperto: "La prima serata non è la fascia di Vespa"

Lo speciale di Bruno Vespa sulla mafia con ospiti Elly Schlein e Giorgia Meloni fa sprofondare lo share del prime time di Rai 1 al 6,1%

di Lorenzo Goj
Tags:
melonirai1schleinvespa
Giorgia Meloni Elly Schlein
MediaTech

Rai 1, crollo dello share in prima serata con Porta a Porta. L'esperto: "Meloni e Schlein un disco rotto, la gente si è stancata"

In pochi ci avrebbero creduto, ma è successo davvero. Ieri sera, Rai 1, tra i cavalli di battaglia del panorama televisivo italiano, ha registrato un disastroso 6,1% di share. Il tutto in prima serata. Protagonista del flop è stato Bruno Vespa con il suo “Porta a Porta”, anticipato al prime time per trattare lo speciale sulla mafia.

Ma ciò che più stona con il risultato sono gli ospiti. Da una parte la premier Giorgia Meloni, dall’altra la leader dell’opposizione Elly Schlein. Chiunque avrebbe scommesso che le due donne al potere avrebbero portato un grande successo in termini di ascolti, ma così non è stato.

Data l’entità del flop, per capire cosa si nasconde dietro la “debacle” della prima rete Affaritaliani.it ha interpellato Edoardo Fleischner, docente di Comunicazione crossmediale all’Università Statale di Milano, autore del programma radiofonico "Media e dintorni" su Radio Radicale e tra i massimi esperti di media in Italia.

Professore, come spiega il crollo?

Schlein e Meloni sono due dischi rotti, dicono sempre le stesse cose. È fisiologico che la gente, dopo un po’, si stufi e non passi il tempo ad aspettare i loro interventi televisivi. Certo, il fatto che siano due donne al potere e al “contropotere” ha appeal, ma non abbastanza da far fare il salto di qualità dell’audience. O almeno non più.

Poi, il tema trattato. La mafia è un tipo di argomento che se non viene agganciato ad una novità che, anche solo per un minuto, spezzi il racconto e colga l’interesse del telespettatore è debole, ripetitivo. Non ne vale la pena rimanere ad ascoltare, in quanto molto probabilmente si tratta di banalità già dette. A trattare molto bene il tema era Andrea Purgatori, un passo avanti rispetto alla narrazione di ieri sera.

Porta a Porta solitamente va in onda in seconda serata, potrebbe aver influito negativamente anticiparla al prime time?

Indubbiamente. Per quanto possa sembrare strano, non è detto che la prima serata raccolga più spettatori della seconda. Infatti, la televisione è fatta di abitudini. I fan affezionati di Bruno Vespa sono soliti guardare il conduttore ad una determinata ora e se, come in questo caso, la collocazione nel palinsesto viene cambiata ciò può danneggiare e non poco gli ascolti televisivi. In sintesi, gli spettatori abituali non si attivano in quanto non è quella la fascia oraria cui sono abituati. In questo modo, la Rai ha, di fatto, rotto il “fattore orario”, fondamentale, appunto, per il sistema della tv con palinsesti fissi.

Dunque la colpa è anche della Rai?

Il crollo di ieri è proprio un problema aziendale. La Rai è in continuo calo di appeal, non sa vendere i suoi prodotti. E oltre ad aver sbagliato la collocazione di Porta a Porta di ieri, non sa trattare la notizia. Si può dire che è rimasta indietro. Non si butta, non ci prova. Non sa muoversi nel sistema crossmediale odierno. E infatti molti conduttori se ne sono andati; se la Rai fosse un film si potrebbe chiamare “La grande fuga”.