Berlusconi: "Il Giornale è mio". Clamoroso stop alla vendita agli Angelucci
Il Cavaliere ci ha ripensato e contro il parere della famiglia ha deciso di fermare la trattativa. Ora Cairo potrebbe tornare alla carica. Ecco perché
Berlusconi vuole tenersi "Il Giornale". Il dietrofront ha un motivo chiaro
Silvio Berlusconi ci ha ripensato e non vuole più cedere "Il Giornale" alla famiglia Angelucci. Nonostante l'accordo fosse ormai stato ratificato ad inizio gennaio, il leader di Forza Italia, forse anche a causa dello scontro che si è aperto in maggioranza in seguito alle parole su Zelensky e alla replica del presidente ucraino durissima, con la premier Meloni "tiepida" nel prendere le difese dell'alleato, adesso Berlusconi ha deciso di rimettere tutto in discussione: "Il Giornale è mio", avrebbe ribadito con forza.
A spingere per la conclusione della trattativa - si legge sul Foglio - sono i manager del gruppo Mondadori e la famiglia Berlusconi. A chiedere un’ulteriore riflessione al Cav. è il partito convinto che l'acquisto degli Angelucci non sia altro che "un regalo, una dote da consegnare alla premier, un segno dell’uscita di scena di Berlusconi dalla politica". La vendita del Giornale si dava per finalizzata dopo le elezioni regionali in Lombardia. Oggi un ripensamento che contrappone i fratelli Berlusconi. Adesso potrebbe tornare alla carica Cairo.
Il Cavaliere - prosegue il Foglio - avrebbe alzato il telefono e chiesto al management del quotidiano di interrompere la cessione: "Il Giornale è mio". E’ anche del fratello Paolo Berlusconi. L’altro Berlusconi vuole la vendita. Pure Pier Silvio e Marina Berlusconi sono favorevoli alla cessione. Il padre ha un legame affettivo con il quotidiano ed è rimasto ferito dagli attacchi ricevuti in queste settimane. Si lavora a una cessione 70/30. Il 70 per cento agli Angelucci e il 30 per cento alla famiglia Berlusconi. Presidente della nuova società potrebbe essere il fratello Paolo che conserverebbe un ruolo. Serve a dimostrare che Berlusconi non si è sfilato dal Giornale. E’ una soluzione che fa a pugni con la necessità della vendita.