"Bitcoin fa gola a fondi Usa, prezzo salirà. Etf? Approvazione tra pochi mesi"
L'intervista al numero uno di Binance Italy Gianluigi Guida, tra fluttuazioni di mercato improvvise e possibili scenari del mercato delle criptovalute
Binance Italy, il General Manager Guida: "Per investire in Bitcoin bisogna essere preparati, non è per tutti. E occhio alle truffe"
Il mercato delle criptovalute sta per sfornare diverse soprese. Dopo aver toccato i valori massimi intorno a novembre 2021, il Bitcoin – principe indiscusso delle monete digitali – ha vissuto un momento di forte ribasso che ha portato una flessione di oltre il 60% delle quotazioni.
Ma, com’è noto, si tratta di un mercato estremamente volatile e, così, dopo un’altalenante serie di salite e discese durata circa due anni, “l’oro digitale” ha dato forti segni di ripresa tornando a valere circa 40.000 euro al “pezzo”. Ma proprio quando il segno “più” stava iniziando a diventare un abituè tra i portafogli degli investitori, in pochi giorni il Bitcoin ha nuovamente perso circa 2.000 euro di valore retrocedendo a poco più di 38.000 euro.
Una fluttuazione repentina, questa, che ha destato l’attenzione e la curiosità dei più interessati al settore e, ovviamente, degli investitori. Per provare a dare una risposta a questo movimento “improvviso”, Affaritaliani.it ha interpellato Gianluigi Guida, General Manager di Binance Italy, subsidiary della piattaforma leader nel mondo per vendere e comprare (ma anche detenere nel proprio portafoglio-cripto) le principali monete digitali.
Dottor Guida, che spiegazione si dà a una fluttuazione così improvvisa?
Non sempre c’è una motivazione logica, le fluttuazioni del breve periodo sono tante e si verificano molto spesso. Per questo, mi concentrerei di più sulla crescita del valore che Bitcoin sta avendo rispetto a un anno fa. Anche in questo caso, comunque, è difficile capire quali siano le ragioni specifiche.
Provando a immaginarle, tra i fattori che più possono incidere su questo rialzo c’è indubbiamente il sempre maggior interesse dei grandi player. Fondi bancari e di investimento, scettici fino a qualche anno fa, che in questo periodo stanno “abbracciando" questa nuova tecnologia. Ma non solo.
Anche le istituzioni stanno dimostrando di voler entrare nel mercato blockchain e ciò fa sì che anche il pubblico generale acquisti sempre più fiducia. In sintesi, si può dire che mentre prima investire in criptovalute era più elitario e dunque destinato ai più esperti della rete, oggi si sta espandendo sempre di più. Ma non è una novità, questo fenomeno avvenne anche con la nascita di Internet negli anni ’90.
E parlando proprio di attenzione dei grandi player a questo mercato, tempo fa si parlò di una richiesta del fondo BlackRock per poter offrire al pubblico un Etf avendo ad oggetto proprio il Bitcoin. Qual è lo stato dell’arte della “trattativa”?
Come detto in precedenza, l’interesse verso questo tipo di asset è in forte aumento. Credo che grazie a questo trend, la possibilità che gli Stati Uniti approvino l’operazione per affacciare i Bitcoin al mercato degli Etf sia molto reale. E non credo manchi molto, al massimo qualche mese. Per far sì che questa operazione non venga approvata ci dovrebbero essere dei motivi molto solidi da parte delle autorità. Quale sarà l’impatto? Come sempre è difficile fare delle previsioni. Ma, a mio parere, la moneta digitale potrebbe vivere un forte rialzo del valore grazie al conseguente aumento degli scambi dovuto all'allargamento del pubblico.
Tornando in Italia, chi dovrebbe investire in criptovalute?
La finanza e i mercati non sono per tutti. Dietro l’investitore c’è molto studio ed esperienza. Soprattutto in questo mercato, prettamente digitale, il bisogno di essere preparati è ancora maggiore. Non è infatti così facile riuscire subito a prenderci la mano. Comunque, credo che non ci sia un vero e proprio investitore ideale di Bitcoin. Inoltre, come accade spesso con la nascita di nuovi business, le truffe sono sempre dietro l’angolo. La cosa migliore da fare è essere informati di ciò che si sta comprando.
In che cosa investe, invece, Binance Italy?
Un fattore molto importante su cui puntiamo è la formazione. Attraverso Binance Academy, la nostra società illustra - attraverso guide scritte e video – passo per passo tutti i procedimenti che gli utenti devono fare per investire.
Ma non solo. Sulla nostra piattaforma sono presenti numerose e ricche spiegazioni su che cosa si nasconde dietro il mondo della blockchain, così che chi sceglie di puntare su questo asset possa rendersi davvero conto di ciò che sta facendo e possa a tutti gli effetti studiare il mercato e i suoi componenti nel modo più chiaro e trasparente possibile.
Investiamo anche molto sulla compliance. La conformità alle norme è un punto chiave per la nostra società, in quanto infonde nei nostri utenti, ma anche a chi si vuole solo affacciare al mercato, quel tipo di fiducia e sicurezza che è difficile ottenere in altro modo. E posso dire che Binance Italy investirà ancora molto proprio su questo aspetto.
Passando ai conti, nel 2022 Binance Italy ha sfondato il muro dei 3 milioni di euro di ricavi. Cosa vi aspettate dal 2023?
Il bilancio del 2022 si basa, di fatto, sull’ultimo trimestre dell’anno. Dunque, c’è da aspettarsi che il bilancio 2023 sia ben più florido. Provando a fare un rapporto con il 2022, quest’anno dovremmo raggiungere circa i 10 milioni di ricavi, ma c’è ancora tempo prima dell’uscita dei conti ufficiali e non è ancora detta l’ultima parola.
Mentre per quel che riguarda il totale criptovalute detenute, nel 2022 avevate in gestione circa 385 milioni di euro. Com’è cambiata la situazione a distanza di un anno?
Bisogna innanzitutto tener presente una cosa. Noi non siamo una banca, siamo una piattaforma di exchange. Dunque, in realtà, quelle criptovalute non sono in nessun modo di Binance Italy. E, anzi, tecnicamente, la voce nel bilancio delle criptovalute detenute dall'azienda è affiancata dal segno "meno", in quanto, si tratta di un vero e proprio debito verso i nostri clienti. La piattaforma altro non è che una custodia da cui gli utenti possono ritirare, in qualsiasi momento, i loro asset. Comunque, i dati ufficiali ancora non sono a disposizione, ma gli utenti sono in crescita e, inevitabilmente, anche il patrimonio gestito.