Blackout Whatsapp, chi ci ha guadagnato: Snapchat, +23% per tempo di utilizzo
Nel tardo pomeriggio di lunedì 4 ottobre, tutti i servizi Facebook (Fb, Instagram e Whatsapp) hanno subito un forte blackout che ha bloccato l'attività per ore
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Blackout Whatsapp, non tutti ci hanno perso: Snapchat guadagna il 23% di tempo di utilizzo, bene anche Telegram
Quando succede, ormai, è una vera e propria crisi globale. Qualcuno direbbe “toglietemi tutto, ma non Facebook, Instagram e Whatsapp!”. Nel tardo pomeriggio del 4 ottobre, la colossale suite di servizi del gigante Facebook ha subito un blackout dovuto a problemi di configurazione di rete.
Il crollo ha riguardato circa 2,7 miliardi di utenti della propria galassia, composta, oltre dal social, da Facebook Messenger e, appunto, Instagram e Whatsapp. Ma non è stata una tragedia proprio per tutti. Qualcuno è riuscito a beneficiarne, come tutte le altre app, costrette al momento a numeri più risicati rispetto al colosso fondato dall’ormai 38enne Mark Zuckerberg (divenne miliardario nel 2007, a 23 anni).
Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, sul suo canale ha detto che la sua app di messaggistica ha aggiunto 70 milioni di utenti e ha stabilito nuovi massimi per registrazioni e attività. Telegram inoltre è balzato in cima all'App Store di iPhone come app gratuita più scaricata in 40 mercati, mentre Signal è stato il numero uno per download in Polonia e nella top 10 in 35 mercati.
Ma chi è stato a guadagnarci di più? Ebbene, Snapchat pare sia stato il social che ha beneficiato maggiormente dal “Facebook blackout”. Secondo i dati di SensorTower condivisi con Bloomberg, l’app fondata da Evan Spiegel lunedì ha registrato un aumento del tempo speso sulla piattaforma pari al 23%.
L'app di messaggistica Telegram, da parte sua, ha visto un aumento del 18%, mentre Signal ha segnato un +15%. Twitter ha visto un aumento dell’11% e TikTok è cresciuto “solo” del 2%. Di contro, chiaramente a causa del malfunzionamento, lunedì Facebook ha visto il tempo speso sull'app in calo del 24%, Whatsapp del 25% e, infine, Instagram del 28%.