Bud Spencer? "Riusciva a mangiare 2 chili di pasta. Quelle 60 polpette con..."
Bud Spencer, il figlio Giuseppe Pedersoli ricorda: "Andò da Messeguè, in Svizzera. Gli presentarono un vassoio con due pere cotte e lui..."
Bud Spencer, il fuoriclasse del cinema italiano: film indimenticabili con Terence Hill
Bud Spencer è uno degli attori più amati e indimenticabili del cinema italiano: tanti i suoi film rimasti nel cuore del pubblico e campioni nel box office e ancora oggi negli ascolti tv quando vengono riproposti sul piccolo schermo. Da 'Lo Chiamavano Trinità" (col sequel "Continuavano a chiamarlo Tinità"), passando per mille altri successi sempre in coppia con Terence Hill ("Nati con la camicia", "Io sto con gli Ippopotami", "Non c'è due senza quattro", "Altrimenti ci arrabbiamo", "Pari e dispari" per fare qualche esempio) e non solo (il ciclo di "Piedone", "Bomber" e "Lo chiamavano Bulldozer").
Bud Spencer? "Riusciva a mangiare 2 chili di pasta. Quelle 60 polpette con Italo Zingarelli durante Italia-Germania 4-3"
Intanto, in una recente intervista al Corriere della Sera, il figlio Giuseppe Pedersoli, ha raccontato l'amore di papà Carlo per il cibo. «Partiva sempre con un carico di spaghetti, olio e pomodori. Una volta li ha conditi con i cornflakes. La sua roulotte era affollata, cucinava la sarta Ida. Se gli facevi due kg di pasta poteva mangiarseli tutti». E ricorda un aneddoto: «Andò da Messeguè, in Svizzera. Gli presentarono un vassoio con due pere cotte. Al che saltò dalla finestra del primo piano e scappò in rosticceria. La seconda volta gli fecero pagare dieci giorni in anticipo, resistette due. La famosa sera di Italia-Germania 4 a 3, con il produttore Italo Zingarelli, 180 chili pure lui, si fecero fuori 60 polpette e non so quanti filetti di baccalà».
Bud Spencer, che in gioventù fu un campione di nuoto (partecipò anche a due Olimpiadi, Melbourne 56 e Roma 1960) era «un metro e 92 per 120 chili, poi saliti a 165. Da giovane era bellissimo, poi si è lasciato andare, ma aveva analisi perfette. Non dava affatto l’idea di un ciccione, piuttosto di un uomo molto forte. Aveva gambe magre, camminava e danzava con leggerezza, ballò con Raffaella Carrà. Era atletico, nonostante la stazza».
Bud Spencer e Terence Hill
Bud Spencer e Terence Hill «Papà lo chiamava Mario – l’unico a poterlo fare – lui Carlo. Fuori dal set erano due grandi timidi che non sapevano bene come prendersi. Terence è buono e gentile, però molto introverso. E poi, quando non lavorava, viveva negli Stati Uniti. Saranno usciti a cena insieme tre volte in vita loro. Ogni tanto veniva da noi per la spaghettata di mamma. In scena invece si trasformavano, tra loro c’era emozione vera, si creava un’armonia perfetta».