Bufera sulla Boschi con il bambino "pro-Draghi". E Italia Viva da Louis Vuitton...
Il possibile addio di Draghi fa insorgere polemiche social a non finire, a cominciare dalla foto di Maria Elena Boschi insieme a un bambino...
La foto di Maria Elena Boschi con il bambino "pro-Draghi" scatena gli utenti di Twitter. E Italia Viva davanti a Louis Vuitton...
La crisi di governo innesca la bufera social. A essere travolta dalle polemiche, questa volta, è Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva. Su Twitter, infatti, spopola la foto della politica insieme a un bambino che, adeguatamente “mascherato” in mezzo alla folla, sventola un cartello “pro-Draghi”.
“Quando ero piccolo mi piacevano i maghi, ora invece mi piace Draghi. Alle magie e alle favole non ci credo più, perciò al mio futuro pensaci tu!”. Questo il messaggio scritto sul cartello appeso al collo del ragazzino fotografato insieme alla Boschi.
Ebbene, sul social network dell’uccellino azzurro sono molti gli utenti che hanno criticato la foto. Ad esempio, l’utente “Erasmo da Narni”, con un velo d’ironia, ha twittato: “Senza sanità, lavoro e futuro, caro Draghi non prenderci per il c**o. Ecco, così sarebbe stato certamente meglio”.
Con meno simpatia ma più veleno commenta invece l’utente “Caribeno”, che scrive: “La Boschi e i seguaci del #Draghibis strumentalizzano perfino i bambini”. Sconsolato, invece, il commento di Vincenzo Laurendi: “La poraccitudine politica in una sola immagine”. O, ancora, “Ste ca**ate manco Salvini le aveva mai fatte”, twitta “Stand by”.
Ma non è tutto. A suscitare polemiche non è stata solo la Boschi. A far discutere, in particolare, è stata infatti una foto scattata davanti a un negozio di Louis Vuitton a Milano, in cui una ventina di persone mostra cartelli a sostegno del presidente del Consiglio e contro il leader pentastellato Giuseppe Conte, definito, e interpretato dai più come in senso dispregiativo, uno “stagista”.
“Chi altri se non Italia Viva? Il partito dei ricchi”, ha commentato l’account ufficiale di Italia al Popolo. “Usare la dicitura stagista come insulto racconta la pochezza di questi personaggi da circo. D'altronde perché difendere i più deboli o farsi da parte lasciando spazio a chi è più giovane e ha più idee di questi dinosauri?”, ha commentato Dario Famà. O, ancora, come twitta l’utente Anna: “Non è che se degli sfigati fanno gli sfigati davanti a #LouisVuitton sono meno sfigati, eh!”