Cda Rai, Danilo Scarrone già direttore Isoradio e vicedirettore Tg3 in pole per nomina "campo largo"

Rai: ricorrenti nomine Cda, 'tutto rinviato a 23/10, se fatte prima rischi illegittimità

di Redazione Mediatech
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Danilo Scarrone 8foto Ipa)
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Danilo Scarrone già direttore Isoradio e vicedirettore Tg3 in pole per nomina cda Rai

Nei corridoi della Camera dei Deputati emerge sempre più compatta l'idea che parte del Pd avrebbe intenzione di utilizzare in Rai lo schema del “campo largo”. In accordo con le altre forze del centrosinistra, ossia Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni (Avs) e Benedetto Della Vedova (+Europa), si sarebbe orientato a candidare per il Cda della Rai Danilo Scarrone, un giornalista che rappresenterebbe il “campo inclusivo”. Il professionista, da 35 anni in Rai e già direttore di lungo corso dei canali di pubblica utilità (vicedirettore Rai3 e in ultimo direttore di Isoradio) e di radici socialiste, nonché già notista politico e giornalista quirinalista, è noto perché in tempi non sospetti affermava che "la Rai va riformata profondamente e resa indipendente dai partiti e dalla politica".

Rai: ricorrenti nomine Cda, 'tutto rinviato a 23/10, se fatte prima rischi illegittimità

"Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di anticipare l'udienza del Tar fissata per il 23 ottobre e destinata ad esaminare il merito della questione relativa al procedimento di nomina dei consiglieri Rai da parte del Parlamento. In particolare il CdS ha ritenuto che non vi siano ragioni per anticipare il giudizio e che non vi sia 'interesse a ricorrere prima delle nomine': infatti gli stessi ricorrenti potrebbero teoricamente essere nominati. Quindi tutto è rinviato all'udienza del Tar del 23 ottobre. Ove le nomine fossero fatte prima di quella data c'è il rischio che siano minate da un'illegittimità dei presupposti". Così in una nota firmata dai tre ricorrenti Nino Rizzo Nervo, Patrizio Rossano, Stefano Rolando e dal coordinatore dell'iniziativa Roberto Zaccaria, che aggiungono: "Resta naturalmente aperta la questione della conformità a Costituzione e alla normativa Ue della procedura di nomina del CdA Rai prevista dalla legge italiana".