Cingolani: "Limitate l'uso del digitale, i social inquinano più degli aerei"
Il ministro green è intervenuto al progetto "Cosmopolites" spiegando l'importanza dell'impatto del settore digitale sul nostro pianeta
Cingolani: "Risparmiatevi qualche post inutile sui social. Hanno un costo pure quelli"
"L’intero traffico aereo produce il 2% della CO2 globale, mentre quello digitale ben il 4%". Così il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, incontrando virtualmente più di 17mila giovani, studentesse e studenti delle scuole superiori per parlare di ambiente e sostenibilità nell’ambito del progetto Cosmopolites.“Il ministero della transizione ecologica è solo uno dei ministeri di questo genere nati in diversi Paesi con lo scopo di fare un piano che consenta di fare la transizione. Poi, nella fattispecie, io non sono un politico, sono un ricercatore. Ma qui c’è poca politica, c’è da sviluppare modelli”.
“In questa fase stiamo riprogettando il futuro a breve – continua Cingolani – ne è uscito un piano complesso che tocca pesantemente tutti, ha implicazioni politiche e va monitorato di anno in anno con grande impegno da parte di tutti. Finita questa fase, tornerò a fare il mio mestiere e qualcun altro dovrà portare avanti questa grande trasformazione, badando più agli aspetti sociopolitici e cambiando quello che andrà cambiato in corso d’opera”.
“Voi giovani che siete grandi utilizzatori delle piattaforme digitali", continua Cingolani, "sappiate che l’intero comparto digitale produce il 4% dell’anidride carbonica planetaria. Per darvi un’idea, l’intero traffico aereo produce il 2% della CO2 globale. Nessuno discute l’importanza di internet e della digitalizzazione ma, come tutte le tecnologie, anche questa se utilizzata senza sobrietà è più deleteria di quanto si sia pensato inizialmente. Un atto di responsabilità è comprendere che l’utilizzo smodato dei social non è assolutamente gratis. I social vi sembrano un prodotto gratis perché il prodotto in realtà siete voi. Una buona parte dell’anidride carbonica è prodotta proprio dai social, non è vero che quando mandate video o foto questa cosa è gratis, qualcuno le paga, voi in realtà, e hanno un impatto maggiore di quello che pensate”.
“Anche qui potete dare un contributo quando mandate una mail, mandate link al posto degli attachment; qualche post inutile risparmiatevelo; una mail o un messaggio da un megabyte produce la stessa CO2 di una lampadina da 60 watt accesa per 33 minuti. Sono piccole cose ma moltiplicate per milioni di persone possono fare la differenza”.
“Dovete fare un patto intergenerazionale: dovete studiare, e inventare cose nuove. L’unica cosa seria che potete fare è studiare e capire. Abbiamo avanti sfide pazzesche e la soluzione verrà dalla tecnologia, non verrà da nessun altro, non verrà dalle chiacchiere e non verrà dalla protesta. Verrà solo dallo studio. Non affezionatevi a nessuna tecnologia e a nessuna soluzione, ci vuole neutralità tecnologica che si raggiunge studiando i dati. Voi non dovete fare il tifo, ma studiare qualunque soluzione. Tutto sta nella vostra capacità di studio, visione, invenzione, pensiero laterale”.
Il ministro ha anche indicato quali i settori su cui puntare, tra quelli che in futuro offriranno le maggiori opportunità occupazionali. “La chimica di trasformazione sarà una delle armi del futuro per vincere la battaglia della transizione ecologica: quello è un settore in cui vi dovete buttare a pesce. Come vi dovete buttare a pesce nel settore dell’energia e sulle tecnologie digitali. Servono decine di migliaia di ricercatori nei settori Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics), fateci una riflessione, il lavoro verrà anche da lì”, conclude il ministro Cingolani.