Bianca Balti: "Ho avuto troppe relazioni tossiche, diventerò madre da sola"
La top model si racconta a Vanity Fair tra relazioni tossiche, errori e la possibilità di un altro figlio. Ma senza dipendere da un uomo
Bianca Balti, la top model parla di sé a Vanity Fair: "Il primo passo per uscire da una relazione tossica è dirlo ad alta voce"
Bianca Balti racconta le sue relazioni (e di come uscirne quando sono tossiche) e dell'essere ancora una volta mamma. “Mi innamoravo di un uomo e saltava fuori che era uno str***o, poi di un altro ed era uno str***o anche quello. Possibile che incontrassi solo str***i? Era un caso? Quando ho capito che il comune denominatore ero io, mi sono chiesta che cosa potessi fare per non accettare quello che non mi andava bene”, racconta la modella a Vanity Fair.
In questa intervista, Bianca Balti rivendica la sua storia, i suoi errori, le scelte giuste, quelle sbagliate, il diritto alla fragilità e la voglia di scrivere un nuovo capitolo nella sua vita e nella sua carriera. “Il primo passo per uscire da una relazione tossica è stato dirlo ad alta voce. Prima a mia figlia Matilde, poi alle mie follower sui social. Ho raccontato e spiegato anche la scelta di fare congelare gli ovociti, un gesto simbolico. Non lo so se lo farò questo figlio, se incontrerò un uomo che mi farà venire voglia di farlo, se vorrò farlo da sola”.
Bianca Balti: "La maternità non deve dipendere dalla relazione"
Una scelta importante per poter un giorno decidere di essere ancora madre. Balti ha due figlie, Matilde, 15 anni e Mia, 6. A prescindere dall’età, da una relazione, da un uomo: “Chi è in una relazione tossica e non la interrompe perché desidera diventare genitore è vittima di un ulteriore ricatto, quello per cui la maternità dipende dalla relazione”, aggiunge Balti.
Per la super modella, raccontarsi è anche un modo per essere utile, un gesto di generosità per aiutare chi si trova in difficoltà perché magari vive una situazione simile: “Da quando ho scelto di parlare, molte donne mi scrivono, mi ringraziano. Crescendo ho capito che condividere con generosità fa stare bene, dare qualcosa agli altri fa bene a chi la fa. Io pianto semini, forse fioriranno”.