Controcorrente, Sgarbi difende Paragone: insulti furiosi a Klaus Davi - VIDEO
Il critico d'arte e sindaco di Sutri ha perso la pazienza contro il giornalista che ha messo in dubbio la trasparenza dei finanziamenti ricevuti da Italexit
Vittorio Sgarbi furioso insulta Klaus Davi e difende Gianluigi Paragone a Controcorrente
Volano insulti a Controcorrente. Nella puntata di ieri, martedì 9 agosto, su Rete4 Vittorio Sgarbi perde le staffe e insulta pesantemente il giornalista Klaus Davi durante lo speciale. "Vergognati, vigliacco" ha urlato il critico d’arte al termine di un intervento in difesa di Gianluigi Paragone.
"Condivido completamente le posizioni di Paragone per valori e i principi democratici e perché non è accettabile la scorrettezza diffamatoria del giovane Klaus Davi", ha spiegato Sgarbi prima di perdere la pazienza.
Gli insulti, come scrive il Tempo, arrivano al termine di un acceso dibattito tra il numero uno di Italexit Gianluigi Paragone il quale è stato accusato da Klaus Davi di non avere trasparenza sui finanziamenti ricevuti dal suo partito e di evocare la violenza nelle piazze come strumento del suo linguaggio politico. Secondo Davi, inoltre, Paragone farebbe leva sull'ignoranza delle persone soprattutto per quanto riguarda la pandemia, il lockdown e il Green Pass.
Paragone, però, non ha lasciato correre le accuse del giornalista e ha respinto le accuse dicendo che Italexit non ha nessun finanziamento oscuro in quanto non avrebbe "un becco di un quattrino" e ha ribadito il ragionamento per il quale il suo partito sarebbe la voce del dissenso delle persone che si astengono dal voto o che hanno perso il posto di lavoro e che vogliono essere rappresentate in Parlamento. Poi la parola è passata a Sgarbi che durante l'intervento si è infuriato insultando Daviche è rimasto in silenzio.
Klaus Davi: "Gli insulti di Sgarbi non mi interessano, si qualifica da solo"
Dopo la bufera, Klaus Davi ha spiegato le motivazioni per cui non avrebbe risposto agli insulti di Vittorio Sgarbi. “Non mi interessa innescare risse e mettermi a berteggiare con Sgarbi in diretta televisiva. Non mi va di alimentare pollai abbassando il livello della dialettica e alimentando una rissa in cui non si capisce nulla e chi è a casa resta disorientato”.
“Per questo”, continua, “ho scelto di non replicare agli insulti volgari del critico Vittorio Sgarbi che ieri mi ha definito vigliacco, infame solo perchè ho fatto il mio mestiere ponendo domande a Gianluigi Paragone".
“A decine mi hanno telefonato chiedendomi 'perché non hai replicato?'. Semplice, perché credo che gli attacchi di Sgarbi facciano solo bene al bersaglio della sua ira. Mi interessava porre questioni a Paragone e ci sono riuscito. Vittorio l'ho disinnescato col silenzio e infatti poi si è dato una calmata Mi interessava fare passare alcuni concetti sui contenuti dei partiti no vax e penso di esserci perfettamente riuscito”.