Ficarra e Picone, "film blasfemo". La Chiesa si scaglia contro "Santocielo"

Il secondo messia, e in più portato in grembo da un uomo, fa infuriare la diocesi siciliana. "Hanno oltrepassato il limite"

di Redazione Mediatech
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Ficarra e Picone, la rivolta della Chiesa per il loro nuovo film. "Mi hanno deluso"

Il nuovo film di Ficarra e Picone dal titolo "Santocielo", ha fatto infuriare la Chiesa e in particolare diverse diocesi siciliane. "Un film che offende il nostro credo e le nostre tradizioni, blasfemo", sbotta don Mario Sorce, parroco della chiesa del Sacro Cuore di Gesù di Agrigento che è anche direttore del Servizio di pastorale sociale dell’arcidiocesi di Agrigento. L’atto d’accusa - si legge su Repubblica - è scritto nero su bianco sulla pagina Facebook della sua parrocchia. "Dal trailer si evince che Dio è un imbranato, che Gesù si incarna nuovamente e cosa più grave che si incarna nel ventre di un uomo. Dulcis in fundo il paradiso è un perfetto caos. Posso capire che si cerca la novità per far ridere ma questo è troppo. È blasfemo e va denunciato come tale e certamente non andrò a vederlo neanche per curiosità. Cari Ficarra e Picone mi avete deluso", dice il parroco che si definisce un estimatore, ormai “ex”, del duo comico palermitano.

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"Personalmente — continua don Sorce — sono molto dispiaciuto perché ero un loro estimatore come comici e soprattutto perché comici siciliani. Se non si comprende che a volte e su alcune questioni non si deve superare il limite. Qualche anno fa avevano fatto un film sul Natale ed era grazioso ma per niente blasfemo. Ma c'è anche chi - prosegue Repubblica - a Ficarra e Picone vuole dare una possibilità. "Sono molto incuriosito — dice Luigi Renna, arcivescovo di Catania — La loro comicità non è mai dissacrante, anche se c’è sempre un limite che non bisogna superare. Non è la prima né l’ultima volta che trattano in modo giocoso temi del genere e non mi risulta che in passato abbiano mai avuto la volontà esplicita di andare contro la chiesa". Renna, infatti, si ripromette di riparlarne "a ragion veduta". "Andrò a guardare il film dopo le feste", aggiunge l’arcivescovo di Catania.